Vulcano Canarie, nube di anidride solforosa in arrivo sull'Italia. Emissioni tossiche? Cosa sappiamo

Vulcano Canarie, nube di anidride solforosa in arrivo sull'Italia. Emissioni tossiche? Cosa sappiamo
di Paolo Ricci Bitti
7 Minuti di Lettura
Giovedì 23 Settembre 2021, 13:50 - Ultimo aggiornamento: 24 Settembre, 14:22

Sardegna, Sicilia e la costa centro-meridionale del Tirreno sono a tiro della nube di anidride solforosa sprigionata dalla devastante eruzione del vulcano Cumbre Vieja sull'isola La Palma dell'arcipelago spagnolo delle Canarie distante poco più di 3mila chilometri dall'Italia.

Lo indicano i modelli statistici messi a punto grazie alle immagini e ai dati rilevati dalla rete di satelliti Copernicus Sentinel 2 dell'Agenzia spaziale europea che sfruttano sensori e tecnologia anche della Thales Alenia Space Italia. Secondo l'Agenzia meteorologica statale iberica (Aemet)  i gas del vulcano raggiungeranno oggi le isole vicine quali El Hierro, La Gomera e Tenerife, e non viene escluso il fenomeno delle piogge acide. Tappa successiva la penisola iberica domani fin dalla mattina interessando anche le isole Baleari, Ceuta e Melilla.

I gas potranno poi spingersi ancora più a Est sull'Africa settentrionale e nell'Europa orientale: Corsica, Sardegna e Sicilia, in particolare. La rete Copernicus, con due satellitti portati in orbita a 786 chilometri dal missile lanciatore Vega costruito dall'Avio a Colleferro (Roma) per conto dell'Esa, anche in questa occasione viene utilizzata per osservare e misurare gli effetti di un fenomeno naturale di vasta scala. Secondi i dati raccolti dall'Agenzia spaziale europea (Esa) e dell'Agenzia europea dell'ambiente, le nubi di anidride solforosa in movimento verso Spagna, Francia e Italia non rappresentano un problema per la salute.

 

Che cos'è l'anidride solforosa

L'anidride solforosa (SO2), o biossido di zolfo, è utilizzata  come antiossidante e conservante per frutta e verdura, frutta secca, merendine e vini.

Ma si punta a fermarne l'uso perché rallenta in maniera consistente l'assorbimento di vitamina B1 causando problemi soprattutto a chi soffre di asma. 

Il precedente

Video

Una nube tossica con oltre 12 milioni di tonnellate di anidride solforosa aveva raggiunto l'Europa dopo l'eruzione del vulcano islandese Bardarbunga dal 31 agosto 2014 al 27 febbraio 2015. La stima è dei ricercatori coordinati da Sigurdur Gislason dell'università dell'Islanda, che tranquilizzarono - riporta l'Ansa -  sulle possibili conseguenze per la salute: gli effetti sono stati minimi perché non vi è stata un'esposizione prolungata alla sostanza.

Pubblicato sulla rivista Geochemical Perspectives Letters, lo studio mostra che il gas emesso dal vulcano in atmosfera ha superato le concentrazioni di questo gas rilevate nel 2011 in Europa. Sulle Alpi austriache per esempio sono state trovate concentrazioni che superavano del 60% i livelli consentiti. L'anidride solforosa è fra gli inquinanti atmosferici più diffusi e può causare bronchiti asma, tracheiti e ad irritazioni alla pelle e agli occhi.

Grazie alle condizioni meteo solo una minima parte del biossido di zolfo emesso dal vulcano islandese è stato trasformata in acido solforico che si lega alle molecole d'acqua e può causare piogge acide.

Intanto la lava avanza a La Palma: una lunga scia di fuoco, fino a 12 metri di altezza, procede dopo avere distrutto oltre 300 edifici. E mentre è fallito il tentativo di erigere una barriera per salvare il centro abitato di Todoque - con 1.300 abitanti evacuati - scatta anche l'allarme per il pericolo di gas tossici. A cominciare dall'anidride solforosa che il cratere del Cumbre Vieja emette a migliaia di tonnellate.

Al momento le autorità non hanno emesso avvisi specifici riguardante pericoli per l'uomo, ma il fenomeno è sotto stretta osservazione: l'anidride solforosa (SO2) è infatti una sostanza che, in alte concentrazioni, può provocare irritazioni alle mucose e agli occhi e infiammazioni polmonari, hanno spiegato medici pneumologi ai media iberici.

Quanto durerà

L'eruzione del vulcano Cumbre Vieja, sull'isola di La Palma alle Canarie, potrebbe durare tra i 24 e gli 84 giorni. Lo ha reso noto l'Istituto di vulcanologia delle isole Canarie (Involcan), stimando una media di 55 giorni analizzando le precedenti eruzioni. Il portavoce Involcan, David Calvo, ha spiegato che la lava «nelle ultime ore ha rallentato molto, ora si muove a 300 metri all'ora, forse meno, perché sta arrivando in una zona molto pianeggiante». Il vulcano Cumbre Vieja, che ha iniziato ha eruttare domenica, era sotto stretta sorveglianza da una settimana a causa dell'intensa attività sismica registrata. Involcan ritiene che l'eruzione potrebbe durare «diverse settimane o pochi mesi». Nel 1971 lo stesso vulcano eruttò per 24 giorni, nel 1949 per 47 e nel 1712 per 56 giorni.

La situazione

Il presidente delle Canarie µngel Vctor Torres parla di una popolazione «angosciata» e «sconsolata» per gli enormi danni provocati dal cratere su quest'isola di circa 83.000 abitanti: sono circa 6.000 le persone evacuate dalle loro case nei giorni scorsi, alcune delle quali già sicure di aver perso case e terreni, mentre altre (come buona parte dei residenti della piccola località di Todoque) hanno trascorso tutta la giornata cercando di salvare il salvabile prima dell'arrivo della lava.

Secondo i dati raccolti dai satelliti della rete Copernicus, le colate hanno già seppellito oltre 150 ettari di terreno e distrutto almeno 320 edifici. Da New York, dove si è recato per l'assemblea generale dell'Onu, il premier Pedro Sánchez ha ribadito «l'impegno preso dal governo per la »ricostruzione« delle aree colpite. Da parte sua, l'Istituto di Vulcanologia delle Canarie ha affermato che l'eruzione potrebbe continuare per settimane. E intanto, si attende di capire se la lava raggiungerà o meno il mare, fenomeno che potrebbe provocare colonne di vapore acqueo con gas acidi anche se, in teoria, non tossica, spiegano autorità ed esperti.

La testimonianza

«Oltre 400 scosse sismiche nell'arco di 24 ore per diverse settimane, il terreno che inizia a gonfiarsi», perché «il magma spinge dal basso verso l'alto» e «i campanelli di allarme delle antenne Gps che cominciano a suonare». L'eruzione del nuovo vulcano del complesso del Cumbre Vieja, sull'isola di La Palma alle Canarie, «non è stata certo una grande sopresa». Ma l'emergenza è stata «mal gestita dalla guardia civil e dall'esercito». Perché «è noto che la colata lavica dei vulcani delle Canarie è molto lenta e quindi gli abitanti dell'isola avrebbero avuto tutto il tempo di portar via dalle loro case ciò che volevano». Lo racconta all'Adnkronos Basso Lanzone, guida turistica originaria di Termoli e residente a Tenerife dal 2006, dove ha creato la Get Holiday. Ogni martedì e giovedì porta i turisti sull'isola de La Palma, una trentina per volta di tutte le nazionalità. Ma sua moglie Roberta, italiana anche lei, sabato e domenica farà una visita straordinaria sull'isola. «Guiderà un camioncino e porterà vestiti, beni di prima necessità, viveri e soldi alla persone che hanno perso tutto a causa dell'eruzione. Porterà anche acqua potabile, perché l'eruzione del vulcano sta contaminando l'acqua», spiega, ricordando che almeno 5.500 persone sono state fatte evacuare dalle autorità.

 Lanzone è arrivato con un traghetto a La Palma anche oggi per guidare un'escursione. «Quella di oggi è un'escursione che si sviluppa sul versante nord est dell'isola. L'eruzione avviene invece nella zona sud ovest, nemmeno si vede perché La Palma è un'isola molto alta di 706 chilometri quadrati», spiega. Sospesa, invece, l'escursione del martedì che era proprio diretta nella zona vulcanica. «In questi giorni il terreno continua a gonfiarsi, il che significa che sta entrando altro magma nella camera magmatica e di conseguenza l'eruzione durerà oltre un mese - spiega - L'eruzione non è stata una grande sopresa, l'Istituto di vulcanologia delle isole Canarie (Involcan) aveva avvertito del rischio di un'eruzione imminente» e di una intensa attività sismica.

«Ci sono sempre attività sismiche sulle isole Canarie. Tranne a La Gomera, Fuerteventura e Gran Canaria, sulle altre isole si registrano almeno 15 terremoti al mese. Da quando è nato questo ultimo vulcano a La Palma si sono registrate oltre 400 scosse nell'arco di 24 ore per diverse settimane». Esperto in vulcanologia e laureato in Economia del turismo, Lanzone spiega che «c'è da tenere in considerazione che non si è aperta una sola bocca, ma ben dieci da quanto è iniziata l'eruzione. Quella principale sta creando problemi alla popolazione, ma ce ne sono altre nove più piccole». La precedente eruzione nel complesso vulcanico di Cumbre Vieja risale al 1971.

© RIPRODUZIONE RISERVATA