Vulcano Canarie, Capasso (Ingv): «Nubi contaminate da acido cloridrico». Quali sono i rischi (anche in Italia)

Canarie, Capasso (Ingv): «Sono nubi contaminate da acido cloridrico». Ecco perché si formano (e che rischio c'è in Italia)
di Stefania Piras
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Mercoledì 29 Settembre 2021, 13:59 - Ultimo aggiornamento: 20:03

Giorgio Capasso è primo ricercatore dell'Ingv, l'istituto italiano di vulcanologia che in questo momento ha una squadra di ricercatori a La Palma.

Capasso, cosa sta succedendo alle Canarie, oltre all'eruzione è stato segnalato un rischio di gas tossici. Cosa significa?

«Una colata lavica che raggiunge il mare è un fenomeno piuttosto comune, specie nelle isole vulcaniche. Normalmente la temperatura di emissione della lava è di 1200°, il mare ha una temperatura di circa 20°. Si ha una istantanea vaporizzazione dell'acqua (nelle foto che circolano in queste ore il fenomeno corrisponde alle nubi bianche). Il cloruro di sodio (il sale che c'è nel mare) a contatto con alte temperature forma l'acido cloridrico. È un acido pericoloso: è quello che si getta per sturare le tubazioni, volgarmente lo chiamiamo acido muriatico». 

Ci sono infatti specifiche raccomandazioni alla popolazione.

«Se ci si trova in prossimità di questo fenomeno è pericoloso. Un'elevata concentrazione di questo acido è comunque pericolosa, è per questo che chi abita lì vicino deve seguire le raccomadazioni di allontanarsi o tenere le finestre chiuse». 

Che tipo di evoluzioni può avere il fenomeno?

«Se l'eruzione continua con questa intensità il fenomeno dovrebbe continuare di pari passo formando un piccolo delta di lava costruendo una piccola porzione di terra emersa (strappata al mare). Considerate che la lava che entra nell'acqua può provocare anche delle micro esplosioni: la roccia si frammenta finemente in lapilli o ceneri. Non arrivano a un chilometro di distanza ma a qualche centinaia di metri sì». 

Ecco perché non si rischia lo stop ai voli? Che differenza c'è con i fenomeni vulcanici in Italia?

«Non c'è rischio per l'aviazione, no. Perché dipende dalle dimensioni del fenomeno: queste sono nubi localizzate e non hanno un carico di frammenti importante. Il divieto di sorvolo c'è solo nei dintorni della bocca eruttiva, sicuramente. Ma non sono nubi di grandissime dimensioni, non raggiungono grandi altezze (al massimo fino a 100 metri). Questa è una colata che raggiunge il mare e quindi ha una portata limitata. Se c'è un lancio continuo però (le fontane di lava tipiche dell'Etna per esempio: vulcanismo esplosiovo), c'è una colonna eruttiva, uno spruzzo di lava che arriva a mille metri. Insieme a questo si forma una colonna eruttiva che raggiunge anche 20 / 25 chilometri costituita da gas vulcanici e cenere vulcanica (nubi scure) che possono danneggiare il motore di un aereo. Gli aerei volano a 10 km circa. Vuol dire che piccoli pezzi di roccia entrano nel motore di un aereo! E' il motivo per cui comunichiamo sempre la previsione di dispersione delle ceneri delle eruzioni dell'Etna in base alla direzione del vento. Ed è il motivo per cui l'aeroporto di Catania si blocca più volte. Non è il caso delle Canarie ora». 

Ci fa un esempio?

«La lava che entra in acqua ci fa osservare un fenomeno di vaporizzazione quasi istantanea. Nel caso dell'acqua di mare si producono alcuni acidi. Un fenomeno fisico, chimico e termico. L'espulsione di magma dal cratere durante un fenomeno eruttivo possiede un’energia termica e meccanica di gran lunga superiore e con un carico di ceneri e frammenti molto maggiore».

Quale raggio di azioni hanno queste nubi tossiche? Quanto e dove possono propagarsi?

«Dipende dal vento, se il vento gira verso terra: la nube non si disperderà sul mare ma sulle zone abitate e quindi sulla popolazione. L'acido cloridrico può dare problemi di respirazione e irritazione alla pelle e agli occhi». 

I suoi colleghi che stanno sul posto come sono equipaggiati?

«In prossimità della nube o delle aree di emissione dei gas vulcanici si va con maschere anti gas, bombolette di ossigeno e tute speciali»

Perché è importante per voi lavorare lì?

«La possibilità di campionare il materiale eruttivo è solo lì. Sono molteplici le domande per un vulcanologo. Da dove vengono questi magmi? Di che tipo sono? Lo studio della sismicità ci dà delle buone informazioni sull'andamento del fenomeno. Un vulcano è la nostra finestra su una porzione più profonda del nostro pianeta e sugli aspetti evolutivi».

Cosa fanno i vulcanologi dell'Ingv?

«Non ci occupiamo di soccorso, ovviamente. Abbiamo una squadra di sei persone che si occupano di vari aspetti. Ci sono progetti di ricerca da tempo con i colleghi delle Canarie. Studiamo il tipo di lave emesse, le emissioni di gas del pennacchio vulcanico, i segnali sismici, le analisi sulle deformazioni provocate dai fenomeni in atto. Seguire in tempo reale l’evoluzione dell’eruzione dal punto di vista scientifico è estremamente importante e stimolante».

La situazione in queste ore

I voli sono operativi mentre il divieto di navigazione vige ancora in quello spazio di Oceano atlantico raggiunto dalla lava del vulcano Cumbre vieja. C'è paura per i gas tossici che potrebbero sprigionarsi ora dal contatto della lava con il mare. A lanciare l'allarme è l'Istituto spagnolo di oceanografia. Il bilancio delle abitazioni distrutte dalla lava è stato aggiornato a 656. Il Cabildo di La Palma, il governo locale dell'isola, ha raccomandato di non uscire di casa ai cittadini che abitano nelle zone vicino a Tazacorte. L'appello è stato rivolto via social media, dove si precisa che vorrà consentito l'accesso alle zone dell'isola della Canarie che sono state evacuate. Il Piano di emergenza vulcanica delle Isole Canarie (Pevolca) ha ricordato che la cenere vulcanica può avere effetti negativi sulla salute, sia a livello respiratorio, sia oculare, oltre che irritazioni cutanee. Ma finora «l'eruzione del vulcano della Palma non ha intaccato la qualità dell'aria, che è perfettamente respirabile», ha affermato il Cabildo de La Palma. «I dispositivi per misurare la presenza di gas effettuano misurazioni periodiche su questo parametro e non hanno registrato valori considerati dannosi», ha assicurato.

Il presidente delle Isole Canarie, Ángel Víctor Torres, ha spiegato in un'intervista a Cadena Cope che ci sono «danni enormi a strade e case».

Divieto di navigazione ma non di volo

Al momento è stato istituita un divieto di navigazione. Comprende la costa di Tazacorte, dove il flusso di magma del vulcano La Palma ha raggiunto il mare, all'altezza della spiaggia di Los Guirres. La zona è attualmente monitorata dalle navi del soccorso marittimo.

Il divieto di navigazione vige anche in una zona limitata della costa occidentale dell'isola: a sud da Punta del Pozo (Puerto Naos, Los Llanos de Aridane) e a nord da Playa de las Viñas (Tazacorte) e il parallelo alla costa, a mezzo miglio nautico dalla costa.

Dall'ultima comunicazione, 6 terremoti sono stati localizzati nella zona interessata dalla riattivazione vulcanica della Cumbre Vieja, la magnitudo massima registrata è 2.9. 

Martedì mattina (28 settembre), a causa dell'aumento dell'attività eruttiva esplosiva dell'eruzione, l'IGN (Instituto geográfico nacional) ha emesso un nuovo VONA (Volcano Observatory Notice for Aviation) che comunica l'aumento dell'emissione di cenere, così come l'aumento dell'altezza della nube di cenere, che ha raggiunto i 7000 m di altezza. Questo VONA è stato inviato, come stabilito nei protocolli dell'aviazione civile internazionale, al VAAC (Volcanic Ash Advisory Center) di Tolosa, all'ACC Canarias (Area Control Center) e all'AEMET (Agencia Estatal de Meteorología). I voli da e per le Canarie rimangono comunque operativi.

L'IGN continua a monitorare l'attività, avendo rafforzato la sua presenza sull'isola, dove il CAVE (Centro de Atención y Vigilancia de la Erupción) è stato allestito e sta lavorando quotidianamente per raccogliere campioni di materiale vulcanico per analisi in situ e successive.

Stefania Piras

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