Nancy Maherne, nonna del surf: a 92 anni è sulla cresta dell'onda. Il segreto è la dieta

La neozelandese non si vuole fermare: «Invecchio, ma non sono vecchia». Usa la stessa tavola da oltre 40 anni

Nancy Maherne, nonna del surf: a 92 anni è sulla cressta dell'onda. Il segreto è la dieta
di Anna Guaita
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Mercoledì 29 Dicembre 2021, 07:09 - Ultimo aggiornamento: 4 Gennaio, 08:58

«Invecchio, ma non mi sento vecchia». La 92enne Nancy Meherne conferma ogni giorno quanto vera sia questa sua affermazione. I giovani che galleggiano nell'acqua di Scarborough Beach, in attesa del momento giusto per saltare sulla tavola da surf e cavalcare un'onda, conoscono bene questa signora dal fisico asciutto e i capelli bianchi che si affianca a loro ogni volta che il mare si increspa in modo promettente.
Nancy è la surfista più anziana in tutta la Nuova Zelanda, e forse del mondo intero, e non sembra affatto intenzionata a ritirarsi, nonostante l'età: «Continuerò fino a quando il fisico me lo concederà» spiega. Il surf è per lei un momento di pura gioia: «Mi piace quando si acquista velocità. Ci si muove così velocemente, è bello». Nancy usa ancora la stessa tavola con cui imparò a cavalcare le onde quando aveva 50 anni. Era a tavola di uno dei suoi tre figli: «La presi in prestito, e non l'ho mai restituita».

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Il suo segreto

La tavola è vecchia, scolorita, ma Nancy le è affezionata, come spesso succede ai surfisti, che hanno difficoltà separarsi dalla tavola con cui hanno sfidato l'Oceano per la prima volta. Al club dei surfisti di Sumner, la cittadina nella Nuova Zelanda del sud-est dove Nancy vive, ammettono che la loro anziana collega «è una fonte di ispirazione per ognuno di noi, ma ha anche alzato l'asticella per tutti». Il direttore del club, il 63enne Simon Brown, ammette di essere molto scettico di poter anche lui arrivare a cavalcare le onde fino all'età di Nancy. Il segreto della flessibilità della signora Meherne sta in una vita sempre attiva, da vegetariana, e sostiene lei - «nell'aver evitato fin da giovane lo zucchero».

La sua vita è cominciata in modo avventuroso, quando nel 1952, dopo la laurea, è partita dal suo paesino nell'entroterra della Nuova Zelanda per esplorare il mondo. Per tre anni e mezzo ha viaggiato in Gran Bretagna, Francia e nel resto dell'Europa, per poi arrivare in Siria, Libano, Afghanistan, Pakistan e India.

Ha viaggiato facendo l'autostop, e talvolta salendo di soppiatto su treni merci.

Si è mantenuta insegnando inglese. Ma è stata sempre a corto di soldi. Ha dormito negli ostelli, ma anche in aperta campagna e addirittura una volta anche in un cimitero in Francia. Nel 1956, tornata in patria, ha incontrato e sposato il marito, Doug, con cui ha fatto due figli e adottato un terzo. Il resto della vita di Nancy è stata tranquilla, ma di certo non noiosa: insegnante e appassionata di giardinaggio, ha insegnato a tutte le sue scolaresche a piantare orti e crescere il loro stesso cibo: «Bisogna rendere l'insegnamento divertente, se vuoi che i bambini ti seguano» consiglia dall'alto dei suoi oltre 40 anni di insegnamento.
Nancy è anche una musicista dotata e ha composto operette per i suoi studenti, tutte basate sulla storia di qualche personaggio neozelandese. E ancora oggi continua a insegnare musica a un gruppetto di bambini.

 

Ottima nuotatrice

Forte nuotatrice, ha fatto anche la bagnina sulle spiagge della sua cittadina, all'inizio delegata proprio a controllare i surfisti che affollano la lunghissima spiaggia dove oggi lei stessa va a cavalcare le onde. Pensionata da tempo, Nancy non è certo una persona sedentaria. Cammina e va in bicicletta, frequenta una palestra e fa giardinaggio, e quando il tempo lo permette corre alla spiaggia per mettersi in attesa nella line-up accanto a decine di altri surfisti, pronta a «volare». Nancy non osa più balzare in piedi sulla tavola, ci si sdraia su e diventa un tutt'uno con l'acqua: «Le onde piccole le lascio perdere, durano troppo poco. Aspetto quelle grosse. Mi piace la vicinanza con lacqua, sentire che mi porta in alto, veloce».

La sua storia ha fatto il giro del mondo, in un'epoca in cui gli ultra-anziani sembrano quanto mai decisi a dimostrare che «invecchiare non vuol dire sentirsi vecchi», per usare le stesse parole di Nancy. Lo scorso novembre, la 105enne sprinter della Louisiana, Julia Hawkins, si è aggiudicata il record mondiale dei 100 metri piani per la fascia d'età fra i 100 e i 105 anni, e anche lei, come Nancy, ha detto che intende continuare con il suo sport preferito fino a quando il corpo glielo concederà.

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