Nonna strangola i nipotini di 5 e 3 anni sino a ucciderli. «Erano posseduti dai demoni»

Nonna strangola i nipotini di 5 e 3 anni sino a ucciderli. «Erano posseduti dai demoni»
di Alix Amer
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Sabato 19 Gennaio 2019, 16:53 - Ultimo aggiornamento: 17:08

Una giovane nonna è finita in carcere, con una condanna a 16 anni, per aver ucciso i suoi nipoti perché pensava fossero posseduti dai demoni. Svetlana Muradyan, 42 anni, e il suo amante si prendevano cura di Vladislav Eliseev, cinque anni, e sua sorella Esenia, tre, quando una sera hanno cominciato ad avere allucinazioni dopo aver alzato il gomito e bevuto una quantità enorme di alcol. La donna ha iniziato a vedere gli spiriti maligni nei bambini e così per cacciarli, ha prima strangolato Vladislav con un cavo elettrico e poi pugnalato Esenia a morte.

La tragedia è avvenuta nella città di Belgorod,in Russia. "Entrambi hanno raccontato di aver visto i demoni impossessarsi dei bambini", ha raccontato l'investigatore che segue il caso. La nonna dopo aver compiuto il massacro ha chiesto aiuto al figlio di un vicino che è un medico. Quando l'uomo è entrato in casa della donna ha trovato i corpicini dei bambini a terra in un lago di sangue "il maschietto era già morto e la femminuccia stava ansimando". A quel punto ha chiamato immediatamente i soccorsi e la polizia, ma Esenia è morta poco dopo in ospedale. La nonna è stata considerata "sana di mente" quando ha compiuto il gesto e il tribunale in questi giorni l'ha condannata a 16 anni. "Troppo pochi", tuonano i vicini e i residenti del quartiere dove abita. Mentre l'amante della donna - chiamato solo Yury - per i giudici non era a conoscenza delle sue intenzioni per un "disturbo mentale temporaneo" provocato "dall'alcol". Questa condizione "lo ha privato della capacità di riconoscere il pericolo", ha dichiarato la corte. Per questo gli hanno imposto un trattamento psichiatrico obbligatorio. I genitori dei piccoli sconvolti per quanto accaduto non si sono più ripresi, e si sono separati. La vicenda ha lasciato tutti senza parole e fatto sprofondare l'intera comunità "in un dolore immenso".

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