Cina, oscurata la Nba dopo i tweet pro Hong Kong. E anche South Park è stata cancellata

Cina, oscurata la Nba dopo i tweet pro Hong Kong. E anche South Park è stata cancellata
di Alessandra Spinelli
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Martedì 8 Ottobre 2019, 17:06 - Ultimo aggiornamento: 20:19
Alla fine si è mosso il potente capo della Nba americana, Adam Silver, che domani volerà in Cina per provare a chiudere una delicata situazione dai risvolti economici pesanti. Tutto è cominciato qualche giorno fa quando il general manager della squadra Rockets di Huston, Daryl Morey, ha fatto un tweet di solidarietà nei confronti dei manifestanti di Hong Kong, che da mesi stanno protestando contro l'ingerenza del governo centrale cinese. Un delicato rapporto quello tra Pechino e l'ex colonia britannica, soprattutto ora che il clima si è  arroventato dopo il ferimento di un ragazzo da parte di un poliziotto che gli ha sparato al petto e dopo i divieti di manifestazioni emessi dalla governatrice Carrie Lam.

In questo clima la Repubblica Popolare cinese, forte del suo peso internazionale,  ha considerato il tweet del patron della squadra, dove ha giocato anch ela star cinese Yao Ming, un'ingerenza non tollerabile. Così dall'oggi al domani la tv statale Cctv ha reso noto la sospensione della trasmissione delle partite della Nba e dei relativi contratti pubblicitari. Si tratta di un colpo non da poco considerando la valanga di critiche sollevate in Cina, mercato a maggiore crescita per il business della popolare lega del basket americano.
«Crediamo che qualsiasi commento che sfidi la sovranità nazionale e la stabilità sociale non siano nell'ambito della libertà di parola - ha affermato il network sui suoi social media -. A questo scopo, il canale sportivo della Cctv ha deciso di sospendere immediatamente i piani sulla trasmissione delle partite Nba di pre-campionato (i cosiddetti "China Games") e avvierà immediatamente un'indagine sulla cooperazione e la comunicazione che coinvolge l'Nba».  L'annuncio della Cctv è relativo alle due esibizioni della Nba in Cina che quest'anno vedono impegnati i Los Angeles Lakers e i Brooklyn Nets: i due team dovrebbero affrontarsi giovedì a Shanghai e sabato a Shenzhen. 
Non sono bastate le scuse di James Harden, uno dei giocatori più famosi d'America. guardia eccezionale proprio degli Huston Rockets. Tocchera a Silver cercare di ricucire i rapporti con la Cina anche se il potente patron dell'Nba, durante una conferenza stampa a Tokyo, ha chiarito però che non chiederà scusa per le affermazioni di Morey, «rientrano nella sua libertà d'espressione, che difendo», ma per il «risentimento che molti cinesi e fan della Nba» hanno provato per il tweet, ora cancellato. La Nba, ha spiegato Silver, «dovrebbe essere più sensibile» verso le differenti culture quando comunica, persino via Twitter. Un compromesso sul filo lessicale e diplomatico che dovrebbe far riaprire le porte della Cina. Anche se Silver ha specificato: «I valori di uguaglianza, rispetto e libertà di espressione hanno da sempre caratterizzato la Nba e continueranno a farlo.
L' Nba non si metterà nella posizione di fissare regolare su quello che giocatori, dipendenti e proprietari di squadre possono o non possono dire sui diversi temi»

E non è finita qui: anche la serie cartoon South Park è finita nel mirino della censura cinese che la ha cancellata dai programmi. L'episodio sotto accusa, riporta la Cnn, è il "Band in China", una critica di come Hollywood modelli i suoi contenuti per evitare di offendere i censori governativi cinesi. South Park, del resto, non ha mai temuto di essere offensiva e secondo quanto riporta Hollywood Reporter, ogni clip, qualsiasi discussione sui servizi di streaming cinesi, sui social media e persino sulle fan page sono state cancellate dal governo. Stone e Parker si sono scusati, ma a modo loro: «Come la Nba, noi accogliamo i censori cinesi nelle nostre case e nei nostri cuori - hanno scritto su Twitter -. Anche noi amiamo i soldi più della libertà e la democrazia».  
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