Navi da guerra russe con i razzi nel Mediterraneo: si alza la tensione. La Nato: Patriot a Kiev

La replica di Mosca: pronti a rispondere se l'Alleanza atlantica fornirà i sistemi missilistici all'Ucraina

Navi da guerra russe con i razzi nel Mediterraneo: si alza la tensione. La Nato: Patriot a Kiev
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Martedì 29 Novembre 2022, 22:38 - Ultimo aggiornamento: 30 Novembre, 17:02

Sul Mar Nero e sul Mar Mediterraneo incombe la minaccia di 21 navi da guerra russe, che dispongono di 84 missili di tipo Kalibr. A descrivere questo scenario poco rassicurante è la Marina militare dell’Ucraina, secondo quanto riferito da Ukrinform. Mosca parla di significativo rischio di escalation all’orizzonte se gli Stati Uniti accresceranno il loro impegno a sostegno di Kiev. Ma la Nato potrebbe compiere una nuova mossa per rendere più efficace la difesa degli ucraini, in questi mesi invernali in cui il Cremlino ha deciso cinicamente di colpire obiettivi civili e infrastrutture energetiche, per condannare la popolazione al gelo, ai blackout, alla mancanza di acqua corrente.

Ambasciata russa a Roma: «Lince italiano distrutto in Ucraina. Contribuenti, siete felici ora?». Ma il blindato è un Tekne di Kiev

ARMI

A Bucarest si è svolto il vertice Nato dei ministri degli Esteri. E il segretario generale della Nato, Jens Stoltenberg, al termine ha spiegato che si sta valutando anche l’invio dei sistemi missilistici terra-aria Patriot all’Ucraina. Le parole di Stoltenberg: «È in corso ora una discussione su nuovi sistemi d’arma come i Patriot, ma è importante essere sicuri che i sistemi già forniti funzionino e siano efficaci, quindi che siano fornite manutenzione, munizioni e pezzi di ricambio».

Si tratterebbe di un passo molto importante, tanto è vero che quando la Germania ha offerto i Patriot alla Polonia, per difendere i confini orientali della Nato, Varsavia ha risposto: «Meglio inviarli a Kiev».

Berlino, però, aveva fatto notare che per fornire quel tipo di missili a Zelensky serviva una decisione della Nato, visto che l’Ucraina non ne fa parte. A margine del vertice di Bucarest ha parlato anche il ministro degli Esteri ucraino, Dmytro Kuleba, che ha spiegato, sedendo al fianco di Stoltenberg: «Abbiamo bisogno di sistemi di difesa aerea, in particolare Patriot, e trasformatori per la rete elettrica. L’ultima volta che ho partecipato a una ministeriale Nato ho usato tre parole: armi armi e armi. Questa volta ne userò altre tre: presto presto presto». Anche gli Usa hanno confermato: «Stiamo valutando l’invio dei Patriot». Da Mosca la risposta minacciosa di Dmitry Medvedev, vicepresidente del consiglio di sicurezza russo: «Se, come ha suggerito Stoltenberg, la Nato fornirà ai fanatici di Kiev i sistemi Patriot insieme al personale della Nato, diventeranno immediatamente un obiettivo legittimo delle nostre forze armate. Spero che lo capiscano».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA