Muove di scatto il collo e si lesiona un'arteria: cadetto dell'esercito muore a 17 anni

Muove di scatto il collo e si lesiona un'arteria: cadetto dell'esercito muore a 17 anni
di Federica Macagnone
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Giovedì 5 Dicembre 2019, 22:12
Ben Littlewood, cadetto dell’esercito di Dukinfield, in Gran Bretagna, aveva solo 17 anni ed era un ragazzo in forma e in buona salute. Quel pomeriggio si stava prendendo cura della sorellina di 3 anni quando ha improvvisamente girato la testa: un movimento brusco che gli ha provocato la lacerazione di un’arteria con la conseguente formazione di un coagulo di sangue al cervello che non gli ha lasciato scampo.
 
Era il 3 aprile scorso, ma solo adesso la famiglia ha avuto una spiegazione chiara di cosa è accaduto. Il ragazzo, che non beveva e non fumava, è stato trovato steso sul pavimento della cucina da sua madre ed è morto dopo otto giorni di ricovero. Aveva studiato falegnameria e carpenteria e sperava di arruolarsi nell'esercito. Ma un ictus, riscontrato dopo quattro giorni di ricovero, gli ha portato via tutti i suoi sogni.
 
La madre di Ben, Vicki Brocklehurst, adesso vuole che le persone abbiano maggior consapevolezza dei rischi e vuole raccogliere fondi da devolvere alle associazioni che si occupano di ictus. «Ben aveva un cuore grande e aiutava chiunque - dice - Era il miglior fratello maggiore che si potesse desiderare. Il suo tutor ci ha detto che era uno dei migliori studenti che avesse avuto e che amava il college. Non aveva mai avuto problemi di salute e non assumeva droghe o alcol. Quella mattina Ben aveva accompagno il cane fuori e doveva prendersi cura della sorellina. Ho ricevuto una sua chiamata alle 17, ma quando ho riprovato a richiamarlo non mi risposto. Non succedeva mai e venti minuti dopo mi sono allarmata e ho lasciato il lavoro. Ho avuto una sorta di sesto senso». Vicki ha trovato il figlio steso sul pavimento della cucina e ha chiamato immediatamente un’ambulanza che lo ha portato all'ospedale di Tameside. Dai primi accertamenti i medici non hanno capito che si trattava di un ictus: lo hanno rilevato solo il 7 aprile.
 
«Nella mia esperienza la trombosi dell'arteria basilare è molto rara e non l’avevo mai diagnosticata negli ultimi 12 anni - ha detto la radiologa Shiva Koteeswaran - Vorrei solo poter tornare indietro». Il consulente neurologo Christopher Douglass ha aggiunto: «È importante dire che nessuno sospettava un ictus di questo tipo, che è molto insolito anche nei pazienti più anziani, figuriamoci nei giovani. La vena può essersi danneggiata con la postura, l’inclinazione o la rotazione della testa. Lo scatto è stato fatale». I capi del servizio sanitario nazionale hanno condotto un'indagine dopo la morte di Ben, ma hanno affermato che «l’errore nella lettura della tac poteva essere fatta da chiunque». L’autopsia ha concluso che Ben è morto per un ictus ischemico.
 
Nelle sue conclusioni il coroner Chris Morris ha detto: «Ben era un figlio, un nipote, un fratello e un nipote molto amato e un giovane delizioso. Non aveva problemi di salute ed è crollato durante un normale pomeriggio. È stato curato con antibiotici e farmaci antiepilettici, ma purtroppo è rimasto incosciente. L'ictus ischemico è molto raro nella popolazione e tanto meno in qualcuno dell'età di Ben. È probabile che sia associato a movimenti improvvisi del collo che hanno causato una dissezione dell'arteria. Quando il problema è stato diagnosticato non c'erano opzioni di trattamento realistiche ed è morto.  Mi dispiace molto per il modo improvviso e drammatico in cui Ben è stato strappato alla sua famiglia».
 
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