È un giallo il video pubblicato dal ministero della Difesa russo sull'equipaggio della nave da guerra Moskva affondata nel Mar Nero. Le immagini sono state mostrate per la prima volta dopo il disastro davanti alla costa di Odessa e si vedono i marinai in parata nella città di Sebastopoli (in Crimea), il quartier generale della flotta russa del Mar Nero. Il gruppo ha incontrato anche il comandante della marina, l'ammiraglio Nikolay Yevmenov. Tra questi c'era anche il comandante di Moskva Anton Kuprin, che secondo i media ucraini era morto nell'incidente. Kiev ha dato la sua versione dei fatti, secondo la quale la nave sarebbe stata affondata dai missili Neptune. Anche per questo il video rilasciato da Mosca apre diversi scenari: per la prima volta viene offerta una prova della sopravvivenza di qualche marinaio. Nel video, davanti a due ufficiali, ce ne sono circa 240 (a bordo ce n'erano circa 500). E sui social e media indipendenti ucraini è partita la caccia al fotomontaggio. Secondo diverse fonti il video sarebbe datato: ne sarebbero una prova l'ambiente che circonda la scena (vengono citati alberi in fiore nonostante il freddo di questo periodo che non aiuta la vegetazione) oltre al tema della data, che sarebbe precedente all'incidente e non attuale.
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La clip di 26 secondi, le foglie e il comandante
Nella clip ci sono circa 240 marinai e ufficiali sull'attenti e in uniforme. Il video di 26 secondi è stato pubblicato sulla pagina Facebook del Ministero della Difesa russo. «Il comandante in capo della marina, l'ammiraglio Nikolai Evmenov, e il comando della flotta del Mar Nero hanno tenuto un incontro con l'equipaggio dell'incrociatore missilistico Moskva a Sebastopoli - recita la didascalia del video -.
Cosa torna
L'elemento più significativo che non fa pensare a un video fake è la presenza del comandante Anton Kuprin, che indossa il grado di capitano di 1° grado, nonostante sia stato segnalato come morto nell'esplosione. Nelle diverse immagini di repertorio, è mostrato come capitano di secondo grado. E diverse prove suggeriscono che sia stato promosso nel 2020. Oltre a questo c'è il numero di marinai presenti: ce ne sono circa 240, a dimostrazione del fatto che quelli che sono morti nell'esplosione non sono presenti.
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