Lottatore di sumo cade e muore in Giappone dopo un mese di agonia: polemiche sulla sicurezza

Lottatore di sumo cade e muore in Giappone dopo un mese di agonia: polemiche sulla sicurezza
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Venerdì 30 Aprile 2021, 16:40 - Ultimo aggiornamento: 17:13

Il 28enne Hibikiryu, giovane lottatore di sumo, è morto mercoledì scorso dopo un mese di agonia da quando aveva battuto la testa durante un incontro svoltosi nella capitale Tokyo il 26 marzo scorso allo stadio del Ryogoku Kokugikan. Nelle immagini si vede il lottatore al termine di uno scontro, ancora cosciente ma i medici non sono presenti intorno all'anello dove si svolge la lotta, perché in Giappone è tradizione attendere che i lottatori si rialzino da soli. Hibikiryu era già stato assistito inizialmente dal personale tecnico che non aveva competenze mediche, con il rischio che siano state causate lesioni spinali, prima di essere trasportato fuori dal ring.

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L'associazione nazionale del Sumo ha detto che la causa di morte del lottatore non è chiara al momento ma la diagnosi parla di insufficienza respiratoria acuta.

A fronte di questa vicenda, il 7 di maggio ci sarà una riunione straordinaria per decidere se permettere allo staff medico di poter restare vicino al ring e prestare soccorso immediato.

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Negli ultimi anni, il Sumo è stato segnato da diversi scandali anche a sfondo sessista, nella tradizione shintoista, infatti, il dohyo è considerato un luogo sacro, e le donne non possono calpestarlo perché considerate impure. Con la morte di Hibikiryu adesso la polemica sullo sport nazional giapponese si è nuovamente accesa.

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