Morto a 108 anni George Loinger, il partigiano eroe di Exodus che salvò migliaia di ebrei

Morto a 108 anni George Loinger, il partigiano che salvò centinaia di bambini ebrei
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Sabato 29 Dicembre 2018, 22:38 - Ultimo aggiornamento: 30 Dicembre, 00:49
George Loinger, partigiano francese e decano della resistenza anti-nazista, è morto ieri a Parigi a 108 anni. Partecipò al progetto della nave Exodus, che nel 1947 portò migliaia di ebrei scampati alla Shoah nella Palestina sotto il protettorato britannico.


Nacque nel 1910 a Strasburgo da una famiglia ebrea-ortodossa. Durante la Seconda Guerra Mondiale fu fatto prigioniero dai tedeschi e inviato in un campo di lavoro in Baviera. Riuscito a fuggire, si unì alla resistenza francese nella vicina Borgogna, e tra il '43 e il '44 salvò centinaia di bambini ebrei dalla deportazione, creando una rete clandestina di passaggi da Annemasse alla Svizzera.

Una volta firmato l'armistizio, Loinger continuò a impegnarsi con i sopravvissuti del nazismo. Fino all'impresa più celebrata, anche dalla letteratura e dal cinema, con un kolossal del 1960 diretto da Otto Preminger e interpretato da Paul Newman: il viaggio dell'Exodus. Il progetto nacque dopo la fine della guerra, per salvare almeno una parte delle centinaia di migliaia di ebrei ancora bloccati in condizioni terribili in Germania e Austria. Nel '46 l'Haganah, organizzazione militare nata per proteggere la colonia ebraica nella Palestina britannica ed embrione del futuro esercito israeliano, acquistò una nave dagli Stati Uniti, che Loinger tra le altre cose contribuì a modificare per accogliere un maggior numero di rifugiati.


Nel luglio del '47, la Exodus partì dall'Europa con circa cinquemila ebrei a bordo, in rotta verso uno Stato che ancora non esisteva. Ma gli inglesi fecero di tutto per impedirlo. Sbarcati ad Haifa dopo un viaggio massacrante e costantemente braccati dalla Royal Navy, i passeggeri della Exodus furono prima arrestati e poi rimandati a forza su altre navi prima in Francia e poi in Germania. La spedizione, comunque, diventò il simbolo dell'emigrazione ebraica verso la Terra promessa, dove un anno dopo sarebbe nato lo Stato d'Israele.

L'impegno di Loinger per i perseguitati da Hitler è stato instancabile: decano della Resistenza ebraica in Francia, partecipò anche alla creazione della «Fratellanza di Abramo», per sostenere il riavvicinamento delle tre religioni monoteiste.
Nel 2005, quando ricevette la Legion d'honneur in Francia, spiegò con grande umiltà di aver fatto «quello che doveva fare». Anche Israele lo ha celebrato e nel 2013 Loinger è stato ricevuto dal presidente Shimon Peres.
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