Strangolata a morte durante un gioco sessuale: condannato a quattro anni un 31enne

Strangolata a morte durante un gioco sessuale: condannato a quattro anni un 31enne inglese
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Martedì 7 Settembre 2021, 18:15 - Ultimo aggiornamento: 20 Febbraio, 11:58

È arrivata oggi la condanna a quattro anni e otto mesi per 'omicidio improprio'. Sam Pybus, 31 anni, ha infatti ammesso di aver ucciso, non intenzionalmente, Sophie Moss, di 33 anni lo scorso febbraio, durante un gioco sessuale. L'episodio è accaduto Darlington, nel nord della Gran Bretagna.

Ha sempre negato la volontarietà del gesto, ma davanti al giudice ha ammesso la sua responsabilità per la morte della giovane. Queste anche le conclusioni delle indagini svolte dal Crown prosecution service (Cps). Secondo gli investigatori non c'erano prove sufficienti per esser certi che il 31enne intendesse «ferire gravemente» o provocare la morte di Sophie Moss.

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Il ricordo di Sophie

Quattro anni e otto mesi di carcere quindi per Sam Pybus.

Durante la sentenza, letta oggi dal giudice, il fratello di Sophie, James, ha letto un ricordo sulla sorella raccontando di quanto fosse «allegra, divertente, piena di vita e con molto talento».

«Non è possibile trasmettere a parole l'impatto che la tragica morte della mia amata sorella Sophie ha avuto su di me e sulla mia famiglia. Sono distrutto dalla sua scomparsa. Mi manca il suo amore. Ogni giorno. Più di ogni altra cosa», ha proseguito il fratello della vittima. «Darei qualsiasi cosa per sentirla ridere di nuovo», ha concluso.

Il parere del giudice e dell'ispettore

Anche il giudice Paul Watson Qc che ha emeso la sentenza ha speso delle parole per la giovane: «Sophie era una persona che soffriva delle proprie fragilità e vulnerabilità. Non è stata capace di fermarsi quando era chiaro che fosse andata troppo oltre». «Sophie aveva una madre, una figlia e una sorella che l'amavano e la sua morte ha devastato tutta la sua famiglia. La sua condotta era chiaramente pericolosa, consensuale o meno che fosse» ha concluso il magistrato.

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Fuori dal tribunale, l'ispettore capo Andy Reynolds, che a capo delle indagini, ha spiegato quanto sia stata «difficile e complessa», l'indagine. Quindi ha rinnovato le condoglianze ai familiari e agli amici. «Spero che il risultato di oggi offra loro un po' di conforto e li aiuti a affrontare la devastante perdita», ha concluso l'ispettore.

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