Coppia trova 264 monete d'oro (del XVII secolo) sotto il pavimento della cucina: vendute per 860mila euro

Stavano facendo posare il pavimento nella loro nuova villetta quando, a soli 15 centimetri di profondità, hanno rinvenuto il preziosissimo tesoro

Coppia trova 264 monete d'oro (del XVII secolo) sotto il pavimento della cucina: vendute per 860mila euro
di Alessio Esposito
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Sabato 8 Ottobre 2022, 21:13 - Ultimo aggiornamento: 9 Ottobre, 18:51

Un tesoro nascosto sotto il pavimento della cucina. Una coppia britannica si è ritrovata in casa uno dei più importanti reperti archeologici rinvenuti in Gran Bretagna, un vaso dell'epoca di re Giacomo I (1567-1625) contenente 264 monete d'oro, e lo ha venduto all'asta per 755mila sterile (860mila euro circa). È successo a Ellerby, nel North Yorkshire. La coppia - che ha preferito rimanere anonima - tre anni fa stava facendo posare il pavimento nella propria villetta del 18esimo secolo quando, a soli 15 centimetri di profondità, ha rinvenuto il preziosissimo tesoro.

Monete d'oro sotto il pavimento della cucina: la storia

Alcune delle monete d'oro rinvenute hanno più di 400 anni, risalendo al 1610, mentre altre sono del 1727, il che significa che il tesoro copre i regni di Giacomo I, il giustiziato Carlo I e re Giorgio I. Erano state conservate in una coppa di terracotta invetriata al sale per circa tre secoli. Le monete appartennero a Joseph Fernley e sua moglie Sarah Maister, membri di una ricca e influente famiglia di mercanti di Hull che commerciava minerale di ferro, legname e carbone, e le cui ultime generazioni furono membri del Parlamento con i Whig.

«Asta unica, prezzo stimato demolito ben tre volte»

Un esperto della casa d'aste "Spink & Son" ha visitato la villetta per valutare il tesoro e quest'anno le monete sono state vendute per l'incredibile cifra di 754.320 sterline.

Uno dei pezzi più pregiati del tesoro, una ghinea Giorgio I del 1720 che è stata coniata erroneamente senza una testa del re su di essa, ma con due lati "croce", è stato venduto per 9.600 sterline. Una ghinea Carlo II del 1675, con il nome latino del re scritto erroneamenre "Craolvs" invece di "Carolvs", è stata venduta per la stessa cifra.

Il banditore Gregory Edmund ha definito la scoperta «una delle più grandi testimonianze archeologiche della Gran Bretagna». E ha aggiunto: «La vendita è stata unica per tanti motivi. La storia delle monete, il metodo del ritrovamento e la rara opportunità di acquistarle all'asta. Tutto ciò ha dato vita ad un'asta vivace ed energica, facendo salire il prezzo. Così le 264 monete del tesoro di Ellerby hanno trovato una nuova casa. Gli acquirenti sono accorsi da tutto il mondo per condividere la storia di Sarah e Joseph Fernley e il privilegio di possedere una parte del loro tesoro di 292 anni».

Foto: Spink/BNPS

«Non ho mai visto una risposta a un'asta del genere prima, e i risultati lo testimoniano, la mia stima provvisoria è stata demolita tre volte. La coppia che ha trovato le monete, che desidera rimanere anonima, è rimasta assolutamente sbalordita dal risultato. Ha demolito qualsiasi aspettativa. Non sono sicuro che sarà mai superato».

Edmund ha aggiunto: «Questa scoperta è una delle più grandi testimonianze archeologiche della Gran Bretagna. È una scoperta del tutto fortuita. I proprietari non avevano mai preso in mano un metal detector in vita loro. Stavano solo posando il pavimento e all'inizio pensavano che fosse un cavo elettrico. Mi sono precipitato nel North Yorkshire qualche giorno dopo e c'erano 264 monete d'oro in questa coppa. È incredibile, non ho idea di come siano riuscite a metterne così tante lì dentro. Le monete sono datate dal 1610 al 1727, che è un periodo solitamente lungo per un tesoro. Solleva anche la questione del perché qualcuno abbia deciso di seppellire molte monete all'inizio del 18esimo secolo, quando avevano banche e banconote. Non sarebbe dovuto accadere».

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