Moglie di diplomatico uccise un ragazzo in moto ma non si farà processare: «Troppi 14 anni di carcere»

Moglie di diplomatico uccise un ragazzo in moto ma non si farà processare: «Troppi 14 anni di carcere»
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Venerdì 20 Dicembre 2019, 23:55
Guidava l'auto in Inghilterra, viaggiava sulla corsia sbagliata e ha ucciso un ragazzo. Ora è ufficialmente sotto processo Anne Sacoolas, la moglie di un diplomatico americano che ha investito un diciannovenne in Gran Bretagna per poi fuggire negli Stati Uniti. La giustizia britannica l'ha incriminata, e i magistrati hanno avviato la pratica per l'estradizione. Ma sarà difficile vedere davanti ai giudici. Il suo avvocato - riporta la rete televisiva Cnn - ha ribadito che Anne non intende presentarsi spontaneamente nel Regno Unito. E la vicenda potrebbe mettere in serio imbarazzo il governo di Boris Johnson, che già viene accusato dall'opposizione in Parlamento di voler mettere il paese nelle mani degli Usa (naturale conseguenza della Brexit). Ora la storia della consorte di un ambasciatore che ha tolto la vita a un giovane e che si rifiuta di pagarne le conseguenze ha provocato un incidente diplomatico che molto difficilmente si risolverà con un successo del governo britannico.

La tragedia risale allo scorso agosto ed è avvenuto nelle campagne del Northamptonshire, nel centro dell'Inghilterra, nei pressi di una base dell'Air Force americana. La donna viaggiava su un'automobile con targa diplomatica. Secondo la ricostruzione della polizia, stava guidando nella corsia sbagliata: niente di più facile per chi ha imparato alla guida a destra e si ritrova a condurre un veicolo sulle strade del Regno Unito. Così, viaggiando contromano, Anne Sacoolas ha investito Harry Dunn, 19 anni, che stava procedendo sulla sua corsia in moto. Ora il Crown Prosecution Service (cioè la procura) in una nota ripresa dai media scrive che sono stati avviate le procedure per l'estradizione, che il Ministero dell'interno di Londra dovrà decidere se comunicare agli Stati Uniti attraverso i canali diplomatici. Ma l'avvocato della donna ha scritto in un comunicato: «Anne (Sacoolas) è distrutta da questo tragico incidente e continua a esprimere le sue condoglianze alla famiglia e farebbe qualunque cosa per restituirle Harry. Lei stessa è una madre e non riesce nemmeno a immaginare il dolore per la perdita di un figlio. Ha collaborato appieno con l'indagine e accettato le sue responsabilità. Solo che è stato un incidente, mentre un'inchiesta criminale con una pena potenziale di 14 anni di carcere semplicemente non è una risposta proporzionata», conclude la nota della legale Amy Jeffress.

Il ministro degli Esteri britannico Domic Raab ha chiesto a Anne Sacoolas di tornare nel Regno Unito e collaborare con le autorità, dopo che la donna, moglie di un agente dell'intelligence Usa, è stata rinviata a giudizio per la morte del giovane Harry Dunn.
Il rinvio a giudizio è stato definito da Raab «un passo importante affinché sia fatta giustizia per Harry e sia dato sollievo alla sua famiglia». La Sacoolas lasciò la Gran Bretagna dopo l'incidente e dopo essere stata interrogata dalla polizia, avvalendosi dell'immunità diplomatica. La vicenda ha suscitato grande indignazione. «Spero che Anne Sacoolas ora comprenda che la cosa giusta da fare è tornare nel Regno Unito e collaborare con il processo penale», ha detto il capo della diplomazia britannica.

 
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