Missili Polonia, cosa sono gli S-300? L'intelligence britannica: «Sono utilizzati sia dai russi che dagli ucraini»

Secondo il presidente Usa Joe Biden è «improbabile» che il missile che è caduto in Polonia sia partito dalla Russia

Missili Polonia, cosa sono gli S-300? L'intelligence britannica: «Sono utilizzati sia dai russi che dagli ucraini»
di Mario Landi
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Mercoledì 16 Novembre 2022, 07:25 - Ultimo aggiornamento: 11:00

La notizia che si temeva dall'inizio del conflitto è arrivata in serata. Mariusz Gierszewski, un reporter della polacca Radio Zet, è stato il primo a lanciarla parlando di «due missili russi» caduti sul suolo polacco in un villaggio a 10 chilometri dal confine, Przewodow.

Missili Polonia, chi li ha lanciati?

Secondo alcune indicazioni, il razzo che ha colpito un villaggio nella Polonia orientale era un missile antiaereo proveniente dall'Ucraina. Lo avrebbe detto il presidente degli Stati Uniti Joe Biden ai leader del G7, secondo Dpa.

Avrebbe anche precisato che si trattava di un missile del sistema S-300. Secondo il presidente americano è «improbabile» che il missile che è caduto in Polonia sia partito dalla Russia. Lo ha detto il presidente Joe Biden dopo l'incontro di emergenza a Bali con gli alleati. «Questo è dovuto all'analisi della traiettoria ma non voglio dire che si sia già completata una vera indagine sull'accaduto».

 

Il sistema missilistico S-300

Le immagini del cratere dell'esplosione verificatasi oggi in territorio polacco sembra mostrare detriti compatibili con i resti di proiettili sparati con il sistema missilistico S-300: in uso da parte della Russia, ma anche delle forze ucraina come arma di difesa anti-aerea. Lo sostiene Mark Cancian, analista militare del think tank britannico, intervistato stasera dalla Bbc. «Chi abbia sparato il missile resta non chiaro al momento», gli ha fatto eco dagli schermi della stessa emittente J Andrés Gannon, esperto di questioni militari presso lo Us Council on Foreign Relations, dicendosi a sua volta convinto che si tratti di frammenti di un ordigno sparato da una batteria di S-300 al pari di Justin Bronck, senior fellow del think tank londinese Rusi. La Bbc cita peraltro fonti e analisti russi ripresi dai media di Mosca stando alla cui tesi i sistemi S-300 in dotazione del Cremlino non sarebbero in grado di minacciare il territorio della Polonia dalle posizioni in cui sono schierati; mentre alcuni di quelli ucraini, dislocati a loro dire anche vicino al confine, potrebbero facilmente raggiungerlo in caso di «funzionamento anomalo».

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