Bielorussia pronta a usare missili Iskander e S-400 forniti dalla Russia, cosa sono

Con un raggio di tiro fino a 500 chilometri, la testata missilistica può distruggere quasi tutti i bersagli. L'annuncio di Leonid Kasinsky, del ministero della Difesa bielorusso

Bielorussia pronta a usare missili Iskander e S-400 forniti dalla Russia, cosa sono
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Domenica 25 Dicembre 2022, 22:44 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 13:15

I militari bielorussi sono pronti ad usare i sistemi missilistici Iskander e S-400 forniti dalla Russia: lo ha assicurato Leonid Kasinsky, del ministero della Difesa bielorusso, al canale televisivo di stato STV. «I nostri militari hanno seguito un corso di addestramento completo presso i centri congiunti di addestramento e combattimento delle forze armate della Federazione Russa e della Repubblica di Bielorussia.

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Bielorussia pronta a usare missili Iskander

Questi tipi di armi», gli Iskander e gli S-400, «sono attualmente in servizio di combattimento», ha detto Kasinsky secondo quanto riferisce l'agenzia russa Interfax.

Kasinsky ha parlato anche dell'addestramento del personale di volo per quegli aerei che saranno riattrezzati per trasportare munizioni speciali.

 

Iskander, cosa sono 

Il complesso Iskander è un’arma ad alta precisione con un raggio di tiro fino a 500 chilometri. La testata missilistica può distruggere quasi tutti i bersagli: posti di comando nemici, colonne di equipaggiamento, sistemi di difesa aerea. Gli Iskander hanno due tipi di missili: da crociera e balistici. Il primo vola a bassa quota, può aggirare ostacoli. Il secondo vola nella stratosfera, si muove lungo una chiara traiettoria e sferra un colpo improvviso. Entrambi i missili colpiscono con precisione matematica. Le coordinate del bersaglio provengono da varie fonti: dati da droni, satelliti, lavoro di intelligence. Tutte le informazioni sotto forma di codici e chiavi fluiscono al quartier generale della brigata missilistica e da qui, tramite comunicazione cablata, i dati vengono inviati al lanciatore per il lancio sugli obiettivi nemici appena identificati. Dopo ogni lancio, il complesso cambia posizione, quindi è difficile per il nemico capire da dove provenga l’attacco.

 
 

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