Il presidente messicano a Joe Biden: «Gli Usa collaborino per aiutare i migranti stremati e bloccati alle frontiere»

Il presidente messicano a Joe Biden: «Sui migranti, gli Usa mantengano la parola data»
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Martedì 19 Gennaio 2021, 13:30

Il presidente del Messico, Andres Manuel Lopez Obrador ha invitato gli Stati Uniti a riformare le politiche migratorie e a collaborare con il Messico e con gli altri Paesi centroamericani. Il presidente messicano spera quindi in un'inversione di tendenza rispetto a quella portata avanti finora dall'ex presidente Usa Donald Trump. La richiesta di Lopez Obrador arriva dopo la notizia che migliaia di migranti - provenienti principalmente dall'Honduras - sono rimasti bloccati in Guatemala. Dove le autorità hanno sbarrato loro la strada e respinto la marcia verso gli Stati Uniti.

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Le dichiarazioni

Secondo quanto riporta la Bbc, Lopez Obrador si è augurato ieri che il presidente eletto Joe Biden sia disposto a lavorare con il Messico e altri Paesi sudamericani sulla questione. A tal proposito il presidente messicano ha dichiarato che: «Durante la sua campagna, Joe Biden aveva offerto di mettere a punto una riforma dell'immigrazione e io spero che sarà in grado di farlo, Questo è ciò che spero.

Penso che sia giunto il momento di mantenere l'impegno», ha concluso.

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I migranti bloccati

Nel frattempo la viceministra degli Esteri dell'Honduras, Nelly Jerez, ha chiarito che le possibilità che la carovana possa attraversare il Guatemala «sono praticamente nulle». Questo perché il Paese «ha completamente militarizzato le vie di comunicazione» verso il Messico. Ieri a Chiquimula i migranti honduregni hanno trovato uno sbarramento di forze di sicurezza guatemalteche, che hanno respinto un loro tentativo di sfondamento. Successivamente la polizia e i soldati hanno obbligato circa 4.000 persone a rimuovere un blocco stradale a Vado Hondo, che impediva il passaggio e a retrocedere di alcuni chilometri.

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Di fronte a questa situazione, ha segnalato Nelly Jerez, «vi sono gruppi che hanno chiesto di poter tornare in Honduras, e che stiamo aiutando attraverso il personale consolare a poterlo fare». Invece, chi decide di tornare indietro, ha concluso la viceministra, «non solo sarà aiutato in questo, ma verrà inserito in un programma del Servizio nazionale dell'imprenditoria (Senprende) honduregno mirante a convertire ciascun migrante in un imprenditore».

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