Per molti francesi l'incubo non finirà neppure con la morte dell' «Orco delle Ardenne», al secolo Michel Fourniret, il più feroce e spregiudicato serial killer del Paese, condannato a due ergastoli per aver ucciso almeno 7 fra ragazze e adolescenti. Molto malato da tempo, è morto a 79 anni in un ospedale di Parigi, dopo aver seminato il terrore per mezzo secolo tra la Francia e il Belgio. E si riduce la speranza di decine di altre famiglie di vittime o persone scomparse, per le quali si sospetta il feroce Fourniret, di conoscere la verità, anche se le inchieste continueranno il loro corso.
La condanna - Fourniret, 3 mogli e 5 figli, fu condannato all'ergastolo nel 2008 per aver rapito, stuprato e ucciso 7 ragazze o adolescenti fra il 1987 e il 2001.
Le tueur en série Michel Fourniret est mort https://t.co/cwnQGFzxsa
— Le Monde (@lemondefr) May 10, 2021
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La confessione - Nel 2004 e 2005, gli inquirenti squarciarono il velo sulla complicità chiave di cui aveva goduto il pluriassassino, quella della sua terza moglie e complice, Monique Olivier, che confessò alla polizia 11 omicidi, 7 dei quali commessi fra il 1987 e il 2001. Fourniret ne confessò 8. Dalle ricostruzioni durante i processi, emerse una personalità complessa, quella di un padre di famiglia a prima vista insospettabile, disegnatore meccanico di giorno, predatore di notte. Fu lui che spiegò a inquirenti e periti psichiatrici che la sua ossessione era diventata quella di «dare la caccia ad almeno due vergini all'anno». Tutto questo dopo che la sua prima moglie, che lui immaginava vergine, non si rivelò tale dopo le nozze. La terza moglie e complice fu condannata a 59 anni di carcere per complicità.
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Il divorzio in carcere - Da Fourniret ebbe un figlio, poi i due divorziarono in carcere nel 2010. Nel 2018 arrivò, per l'Orco delle Ardenne, il secondo ergastolo, stavolta per l'assassinio di Farida Hammiche, il cui corpo non è mai stato ritrovato. Fourniret, condannato a più riprese per violenze sessuali a partire dagli anni Sessanta, era stato compagno di cella del marito della donna, che gli aveva chiesto nel 1988 di contattare la moglie per andare a recuperare un «tesoro» in lingotti d'oro sotterrato in un cimitero da una gang di rapinatori. Per tenersi tutto il malloppo, Fourniret non esitò a uccidere la donna. Con il ricavato acquistò un sontuoso castello nelle Ardenne, in cui furono - fra l'altro - trovati sepolti i corpi di due delle sue vittime.
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