Licenziamenti Meta e Twitter, è la crisi dei social? Ecco perché Zuckerberg taglia il personale

Una "tempesta perfetta" si è abbattuta sugli imperi digitali dei social, ecco le cause dei licenziamenti di massa di Musk e Zuckerberg

Licenziamenti Meta e Twitter, è la crisi dei social? Ecco perché Zuckerberg taglia il personale
di Mario Landi
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Mercoledì 9 Novembre 2022, 18:28 - Ultimo aggiornamento: 11 Novembre, 08:30

Prima è toccato a Twitter, dove il nuovo "capo" Elon Musk appena insediato ha annunciato un licenziamento di massa per circa 3400 dipendenti nel mondo. Oggi, 9 novembre, Mark Zuckerberg ceo multimilionario di Meta (il gruppo che comprende Facebook e Instagram e WhattsApp), si è detto costretto a tagliare 11mila dipendenti. Il 13% della forza lavoro. Dopo un decennio di crescita continua, sembra che un terremoto stia facendo tremare gli imperi digitali. Cosa sta succedendo? 

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La crisi: dalla bolla del Covid al flop del Metaverso 

Sebbene ci siano differenze sostanziali tra Twitter e Meta, quella che sta colpendo i social network ha tutta l'aria di essere una "tempesta perfetta". Mark Zuckerberg stesso, nel comunicato in cui spiega il motivo di una decisione così drastica mette in fila i punti che hanno portato alla crisi di Manlo Park. Da un lato, la pandemia ha gonfiato le aspettative di crescita dei social: «aspettative a cui sono seguiti investimenti, ma che non si sono avverate» si legge nella nota.

Dall'altra, è sempre pipù evidente la difficoltà a tenere testa alla concorrenza spietata di social alternativi amati dai più giovani (la temutissima TikTok). E ancora la riduzione di entrate pubblicitarie legate alla difficoltà di profilare gli utenti, dopo che Apple ha deciso di permettere ai propri utenti di "disattivare" il tracciamento. A tutto questo si aggiunge il flop del "Metaverso" progetto su cui Zuckerberg ha puntato tantissimo ma che ancora non convince gli investitori.

 

Il crollo: a ottobre 2022 Meta ha perso 6 miliardi 

Durante la pandemia tutte le società digitali hanno beneficiato di crescite stratosferiche. Meta ha assunto 27mila persone tra il 2020 e il 2021 e poi altri 15.344 nel 2022, arrivando a 87mila lavoratori nel mondo. Investimenti significativi, fatti credendo che il trend positivo ottenuto durante la pandemia fosse destinato a durare. Ma era un'illusione. 

Meta licenzia 11.000 dipendenti. Dopo un decennio di crescita smisurata a ottobre 2022 i dati economici segnano per la prima volta rosso: il fatturato di 28,8 miliardi di dollari segna un -1% rispetto all'anno precedente. Per la prima volta nella storia diminuiscono anche gli utili con un calo del 36% (6,7 miliardi). «Non solo il commercio online è tornato alle tendenze precedenti, ma la recessione macroeconomica, l'aumento della concorrenza e la perdita di segnale pubblicitario hanno fatto sì che le nostre entrate fossero molto più basse di quanto mi aspettassi. Ho sbagliato, e me ne assumo la responsabilità» scrive il Ceo in una nota. 

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Twitter: il taglio di personale per "risanare la società"

La concorrenza di Tiktok e la difficoltà di profilazione degli utenti, le false aspettative generate dalla pandemia sono problemi anche per Twitter. Il social, acquistato per 44 miliardi di dollari da Elon Musk ha però anche altri problemi: secondo il nuovo proprietario, vale molto meno del costo di acquisto. E così il Tycoon appena arrivato ha dato il buongiorno a tutti licenziando il 50% del personale (3400 dipendenti) "salvando" soprattutto la parte informatica, di programmazione e tagliando sugli altri aspetti. «Questa mossa consentirà un risparmio di 400 milioni di dollari l'anno», ha detto Musk nel suo discorso annunciando che la mossa ha lo scopo di portare l'azienda alla dimensione di ben più grandi concorrenti come Meta e Snap. 

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