Mariupol, la nuova Bucha: lo sterminio dei civili gettati nelle fosse comuni scoperto dalle immagini satellitari

Mariupol, la nuova Bucha: lo sterminio dei civili gettati nelle fosse comuni scoperto dalle immagini satellitari
di Simone Pierini
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Giovedì 21 Aprile 2022, 19:00 - Ultimo aggiornamento: 21:48

A Mariupol si sta consumando una nuova Bucha. Le immagini satellitari Maxar hanno individuato le prove di una fossa comune con almeno 200 cadaveri di civili, sterminati dalle forze militari russe che hanno assaltato la città. La zona identificata è quella di Manhus, a una ventina di chilometri dal centro di Mariupol. Petro Andryushchenko, collaboratore del sindaco della città martire di questi ultimi giorni di guerra, a Kyiv Independent ha denunciato come i russi stiano seppellendo i civili morti per nascondere i loro crimini. 

La fossa comune di Mariupol lunga 30 metri

Una fossa comune ampia più di 30 metri scavata dai soldati di Putin che avrebbero portato sul posto «con i camion» numerosi cadaveri dei residenti raccolti in diverse parti della città. Si tratterebbe di una «prova diretta dei crimini di guerra e dei loro tentativi di nasconderli», dichiara il sindaco Vadim Boychenko. La città sul mare d'Azov, stretta da un duro assedio da settimane, sarebbe caduta definitivamente sotto il controllo dei russi, come hanno annunciato il ministro della Difesa di Mosca Shoigu e lo stesso leader del Cremlino Putin che ha parlato di un «successo». 

Tesi smentita però dal presidende degli Stati Uniti Joe Biden che, dopo l'incontro alla Casa Bianca con il premier ucraino Denys Shmyhal, ha dichiarato come non ci siano prove di una vittoria russa a Mariupol. «Prima di tutto è da vedere se veramente controlla Mariupol», ha detto Biden rispondendo alla domanda di un giornalista su cosa significa per Vladimir Putin la conquista della città ucraina che ha assediato per settimane. «Una cosa certa sappiamo di Mariupol - ha poi aggiunto - è che dovrebbe lasciar passare gli aiuti umanitari, per permettere alle persone di uscire.

Questo è quello che ogni capo di Stato farebbe in queste circostanze». 

 

Zelensky: Mariupol come Lisbona

«I russi hanno bombardato di proposito i civili». Ha detto oggi il presidente ucraino Volodymyr Zelensky nel suo intervento in videoconferenza al Parlamento portoghese, riferendosi all'invasione russa. E, parlando del massacro di Bucha, il presidente ha aggiunto che «le fotografie non mostrano tutto». Il leader ucraino ha paragonato la città assediata di Mariupol a Lisbona, simili per grandezza e perché entrambe si affacciano sul mare. «I russi hanno reso questa città un inferno», ha detto Zelensky aggiungendo che «non c'è una sola abitazione in piedi». «Il vostro popolo tra poco celebrerà la rivoluzione dei garofani, sapete perfettamente cosa proviamo noi», ha proseguito facendo riferimento al 25 aprile, data in cui in Portogallo si celebra la liberazione dalla dittatura. Il presidente ha inoltre chiesto appoggio militare e sostegno per l'entrata in Europa.

Nessuna evacuazione da Mariupol

Nessun autobus è riuscito ad arrivare oggi a Mariupol per le evacuazioni di civili. Lo ha detto in una conferenza stampa il sindaco Vadym Boychenko, citato dalla Bbc, secondo cui circa 200 persone sono in attesa. L'imbarco era previsto intorno alle 14 locali (le 13 in Italia). Le persone evacuate ieri sono state 80, ha aggiunto il sindaco. Tre bus scolastici partiti da Mariupol con a bordo diverse donne e bambini sono giunti questo pomeriggio a Zaporizhzhia, dopo aver trascorso la notte a Berdyansk. Nessuna evacuazione di civili è prevista oggi dall'acciaieria Azvostal, ha precisato Boychenko.

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