Ucraina, proteste contro la guerra in diverse città russe. Putin schiera la polizia: più di 1.000 arresti

Manifestanti in ventiquattro città. Il governo aveva avvertito nel pomeriggio che sarebbero state usate «tutte le misure necessarie» per mantenere l'ordine

Ucraina, proteste contro la guerra in diverse città russe. Putin schiera la polizia: almeno 167 arresti
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Giovedì 24 Febbraio 2022, 18:14 - Ultimo aggiornamento: 25 Febbraio, 15:35

I cittadini russi manifestano in piazza contro la guerra. A Mosca e San Pietroburgo, ma anche a Ekaterinburg, Novosibirsk, Krasnoyarsk, tantissime persone sono scese in strada per dire stop ai bombardamenti. La polizia russa è intervenuta in assetto anti-sommossa per fermare i manifestanti, non autorizzati. Si contano più di 1.000 arresti, ma il numero è destinato a salire. Sono 24 le città russe dove si manifesta. Tantissimi gli oppositori di Putin, che aveva messo le proteste dei suoi concittadini tra i «rischi calcolati». Tantissimi russi hanno parenti, amici o affini in Ucraina e per questo le rivolte non sorprendono. 

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Russi manifestano contro la guerra

Nel pomeriggio il governo russo ha avvertito i cittadini di non protestare contro l'attacco militare all'Ucraina.

Le autorità adotteranno «tutte le misure necessarie» per mantenere l'ordine in caso di proteste, ha reso noto il ministero russo dell'Interno, minacciando di arrestare chi partecipa a manifestazioni non autorizzate. «Qualsiasi atto provocatorio o aggressivo» contro gli agenti sarà «immediatamente represso», dichiara il ministero esortando a non partecipare a «eventi pubblici» non autorizzati.

«Non cedete al richiamo di azioni illegali, avvertite famigliari e amici minorenni a non partecipare ad eventi non autorizzati», continua il comunicato, invitando i russi a essere «ragionevoli» e a «non porre in pericolo la loro sicurezza». Intanto il portavoce del Cremlino si è detto convinto dell'appoggio popolare all'invasione dell'Ucraina. «Sappiamo che una solida maggioranza della popolazione ha approvato la decisione del presidente di riconoscere le due repubbliche. Possiamo supporre che il livello di appoggio (all'attacco all'ucraina) non sarà minore», ha detto Dmitry Peskov.

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