Manchester ripiomba nell'incubo terrorismo. Tre persone sono state accoltellate ieri sera alla stazione ferroviaria da un giovane che, a detta di alcuni testimoni, avrebbe invocato 'Allah' prima di colpire. Tra i tre feriti, anche un sergente di polizia che è stato accoltellato alla spalla. L'aggressore, un 25enne, è stato subito arrestato ma non ancora identificato anche se la polizia sta indagando per terrorismo.
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BREAKING: Video shows the arrest of the suspect at #Manchester Victoria station after he stabbed 3 people pic.twitter.com/54B1G3Y1fe
— Global News Network (@GlobalNews77) 31 dicembre 2018
Il fatto è avvenuto poco prima delle 21 alla stazione di Victoria, in quel momento molto affollata per i festeggiamenti del Capodanno, a pochi metri dalla Manchester Arena dove nel maggio del 2017 22 persone sono morte in un attacco suicida al concerto della popstar americana Ariana Grande.
«È venuto verso di me, ho visto che aveva un coltello da cucina con una lama lunga 30 centimetri. E 'stato spaventoso», la sua testimonianza. Il sergente di polizia è stato ricoverato e poi dimesso dopo le prime cure mentre gli altri due feriti - la donna al viso e allo stomaco e l'uomo all'addome - sono ricoverati in gravi condizioni, ma non in pericolo di vita, ha affermato in conferenza stampa l'agente Ian Hopkins. Gli inquirenti hanno anche setacciato l'abitazione dell'aggressore che è accusato di tentato omicidio. Ignoto al momento il movente anche se l'aggressione viene trattato come 'terrorismò. La polizia esclude che siano coinvolte altre persone. Solidarietà per quanto accaduto è stato espressa dalla premier Theresa May che, in un tweet, ha ringraziato le forze dell'ordine per «la loro coraggiosa reazione». Nella mente di molti, l'attacco di lunedì sera ha rievocato i 22 morti e le centinaia di feriti dell'attentato suicida di matrice jihadista che la sera del 22 maggio 2017 seminò sangue e paura fra le persone - soprattutto ragazze e ragazzi con famiglie - all'uscita dalla Manchester Arena dopo il concerto di Ariana Grande. L'attentato fu compiuto dal 22enne Salman Abedi, figlio di ex rifugiati libici anti-Gheddafi: nato e cresciuto in Gran Bretagna per poi trasformarsi secondo le indagini in 'kamikazè dopo essersi avvicinato all'Isis.