Usa, mamma di 25 anni spara ai cinque figli, incendia la casa e si suicida

Oreanna Muers con quattro figli uccisi da lei
3 Minuti di Lettura
Domenica 24 Gennaio 2021, 16:24 - Ultimo aggiornamento: 20:03

Ha provato a combattere quei demoni che le stavano avvelenando la vita, ha chiesto aiuto ma è stato tutto inutile, la depressione l'aveva avvolta e lei stava soffocando giorno dopo giorno. Oreanna Myers, aveva 25 anni e cinque figli piccoli a cui badare, il marito lontano per motivi di lavoro si appoggiava alla casa del padre e non tornava più a casa come prima. Stanca, disperata e sola, così Oreanna ha preso il fucile e l'ha caricato una volta, due, tre... fino ad uccidere tutti e cinque i figli. Poi ha dato fuoco alla casa e si è uccisa. «Mi dispiace per il mio crimine malvagio. Non sono stata abbastanza forte per combattere questi demoni»: quando i vigili del fuoco hanno letto quelle riche hanno capito che non si era trattato di un incidente quell'incendio che aveva distrutto la casa in West Virginia.

TikTok, Blue Whale e le sfide estreme sui social: «In chat mi dicevano come tagliarmi, ero diventato schiavo»

Asia Argento a Verissimo accusa il regista di Fast and Furious: «Mi ha drogata e violentata»

Era stato un gesto causato dalla depressione, ha spiegato in una conferenza stampa lo sceriffo Bruce Sloan, a conclusione di una indagine che ha chiarito la dinamica e il movente di una tragedia che ha scosso l'America due volte.

Inizialmente si pensava ad un incendio accidentale, dopo che l'8 dicembre un vicino chiamò la polizia per le fiamme che avvolgevano l'abitazione. Invece la polizia ha scoperto che accanto alla donna, Oreanna Myers, 25 anni, c'era l'arma di quello che ora appare chiaramente come un omicidio-suicidio: un fucile non automatico, che ha dovuto quindi ricaricare prima di ogni colpo mortale. La donna si era lamentata per l'assenza del marito, Brian Bumgarner, che dormiva temporaneamente dal padre per motivi di lavoro. «Se scegli il denaro invece della mia depressione - gli aveva scritto - dimostri che non valgo niente. A nessuno importa di me? I soldi vanno e vengono, una volta che me ne vado non c'è modo di sostituirmi. Chiedo e grido aiuto, ma non lo ottengo mai».

La mattina dell'8 dicembre andò a prendere due dei figli alla fermata del bus scolastico, con una linea rossa sulla faccia. Quando le chiesero se sanguinava, rispose loro che l'aveva disegnata lei stessa. Un'ora dopo la tragedia si era già cconsumata nella loro casa, dove ha ucciso i tre figli biologici di 1, 2 e 3 anni e i due figliastri di 6 e 7, prima di togliersi la vita lasciando un bigliettino per il marito: «Mi dispiace di averti deluso, mi dispiace di aver deluso i nostri bei ragazzi. Mi dispiace per il mio crimine malvagio. Non sono stata abbastanza forte per combattere questi demoni». Il coniuge ha trovato la forza per ricordare pubblicamente i sogni dei figli e lanciare un appello affinché i familiari di chiunque soffra di depressione o esprima pensieri suicidi cerchino immediatamente di prestare aiuto.

© RIPRODUZIONE RISERVATA