In carcere 20 anni per aver ucciso i 4 figli, ma oggi la mamma viene graziata. «Tutti morti per cause naturali»

Kathleen Folbigg soffre di una rara mutazione genetica: in Australia si parla di "uno dei più gravi errori giudiziari del paese"

In carcere 20 anni per aver ucciso i 4 figli, ma oggi la mamma viene graziata. «Tutti morti per cause naturali»
di Marta Giusti
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Lunedì 5 Giugno 2023, 09:05 - Ultimo aggiornamento: 6 Giugno, 11:54

Una storia incredibile. Una donna condannata per aver ucciso i suoi 4 bambini è stata graziata dopo aver scontato 20 anni in carcere in Australia, in quello che sembra essere uno dei più gravi errori giudiziari del paese. Il procuratore generale del New South Wales Michael Daley ha ordinato la liberazione di Kathleen Folbigg, sulla base dei risultati preliminari di un'inchiesta che ha riscontrato «ragionevoli dubbi» sulla sua colpevolezza per tutte e quattro le morti. Daley ha affermato di aver parlato con il governatore e di aver raccomandato la grazia incondizionata, che è stata concessa.

La donna considerata come il peggior serial killer femminile d'Australia, sarà rilasciata dal Clarence Correctional Center.

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«Questo è stato un terribile calvario per tutti gli interessati e spero che le nostre azioni di oggi possano porre fine a questa questione di 20 anni», ha detto Daley, che ha aggiunto di aver informato della sua decisione l'ex marito della Folbigg e padre dei bambini uccisi.

LA STORIA

Quasi 20 anni dopo la condanna della donna una scoperta scientifica riapre il caso: la donna soffre di una mutazione genetica che potrebbe aver causato la morte dei bambini, il gene Calm2.

Bathurst ha condotto la seconda inchiesta sulla colpevolezza della madre. La donna stava scontando una pena detentiva di 30 anni che sarebbe scaduta nel 2033. Sarebbe diventata ammissibile alla libertà condizionale solo nel 2028. I bambini sono morti separatamente nell'arco di un decennio, tra i 19 giorni e i 19 mesi, e la madre ha insistito sul fatto che la loro morte fosse dovuta a «cause naturali».

 

I bambini erano tutti morti in un’età compresa tra i 19 giorni e i 19 mesi. Tutti trovati soffocati nella culla. Per i giudici e l’opinione pubblica li aveva uccisi la loro mamma, che fu definita "La peggiore serial killer d'Australia.

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