Malta, svolta su Daphne: individuati i mandanti del delitto della reporter

Malta, svolta su Daphne: individuati i mandanti del delitto della reporter
di Michela Allegri
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Lunedì 19 Novembre 2018, 10:43 - Ultimo aggiornamento: 11:37
Gli esecutori materiali erano stati arrestati due mesi dopo l'attentato. E ora la polizia maltese ha individuato anche i mandati dell'omicidio della cronista investigativa Daphne Caruana Galizia, morta a 53 anni. Il 16 ottobre 2017 era stata uccisa con una bomba piazzata nella sua automobile, a pochi metri da casa. L'indiscrezione arriva dal Times of Malta: gli investigatori affermano di avere identificato «più di due» persone sospettate di avere commissionato la morte della cronista. Le indagini sono dunque a uno stadio «molto avanzato», secondo le fonti citate dal quotidiano maltese. Per il momento, però, sui nomi dei sospettati gli inquirenti mantengono il massimo riserbo, tanto che anche la famiglia della reporter ha dichiarato di non avere ricevuto nessun tipo di comunicazione. Non è stato nemmeno chiarito se i mandanti dell'omicidio siano legati al mondo criminale, economico o politico. L'unico dato certo, per chi indaga, è che avrebbero commissionato il delitto ai tre sicari arrestati nel dicembre dello scorso anno.

IL COMMANDO
I componenti del commando sono personaggi della malavita locale. Si sarebbero spartiti i compiti, azionando la bomba con un sms inviato da un motoscafo. George Degiorgio, soprannominato Ic-Ciniz, è accusato di aver fatto esplodere l'ordigno dopo aver ricevuto il via libera dal fratello Alfred, detto il-Fulu, e da Vince Muscat, il-Kou, che erano appostati nei pressi dell'abitazione della donna. Muscat nel 2010 era stato accusato del tentato omicidio di un poliziotto durante la fallita rapina alla sede centrale dell'HSBC a Qormi. George Degiorgio, invece, è stato imputato per possesso illegale di armi e droga, mentre le impronte di Alfred, nel 2000, erano state isolate su oggetti collegati al furto di banconote da un furgone. Il sospetto degli investigatori è che tutti e tre avessero partecipato alla HSBC. E che si siano poi ritrovati per il delitto commissionato della Galizia. Alle indagini lavora anche l'agenzia dell'Ue, Europol.

LE INCHIESTE
Nota per le sue inchieste, la Galizia, spulciando tra gli atti dei Panama Papers, aveva portato a galla i Malta files e aveva scoperto che due compagnie offshore erano intestate al ministro dell'Energia maltese Konrad Mizzi e al capo dello staff del premier, Keith Schembri. Aveva raccontato di mafia, traffici di denaro e polizia non indipendente. I suoi articoli avevano spesso tirato in ballo istituzioni e ministri. Una delle inchieste aveva sfiorato persino la moglie del premier Joseph Muscat, accusata di essere proprietaria di una società offshore panamense e di presunti legami finanziari con il regime azero. In luglio, però, la procura maltese ha scagionato i Muscat e il loro entourage da ogni sospetto.
Nel frattempo, con interviste e interventi sui media, i figli della donna hanno continuato a chiedere che si arrivi alla verità, denunciando la corruzione diffusa del Paese. Anche la comunità internazionale non ha mai smesso di chiedere alle autorità maltesi di fare chiarezza sull'accaduto con un'indagine indipendente. Una richiesta ribadita un mese fa da Bruxelles, nell'anniversario dell'omicidio.
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