Madre e figlia uccidono 5 parenti, tra cui tre bambini: erano convinte che stesse arrivando la fine del mondo

Madre e figlia uccidono 5 parenti, tra cui tre bambini: erano convinte che stesse arrivando la fine del mondo
di Federica Macagnone
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Giovedì 28 Febbraio 2019, 10:00
Dietro l'apparenza gentile e amabile che tutti conoscevano, Shana Decree nascondeva demoni inimmaginabili che nessuno aveva mai sospettato e che si sono manifestati tutti in una volta, provocando una carneficina che ha lasciato sconvolta la comunità del sobborgo di Morrisville, a Filadelfia. Gettata via la sua maschera sorridente, e coadiuvata dalla figlia prediletta, la 19enne Dominique, Shana ha assunto l'aria gelida dell'angelo della morte e ha distrutto in un solo istante la sua famiglia, uccidendo i propri due figli, Na''Irah Smith, 25 anni, e Damon Decree Jr, 13, sua sorella Jamilla Campbell, 42 anni, e le sue due figlie gemelle di nove anni, Imani ed Erika Allen. La polizia ha trovato martedì madre e figlia in stato confusionale in un appartamento che sembrava una scena da film horror: cinque cadaveri in camera da letto, sangue dappertutto, mobili sfasciati, vetri rotti e oggetti spaccati sul pavimento.

Quando sono state portate via, Shana ha detto in modo farneticante che tutte le sue vittime da tempo parlavano di suicidio e che volevano morire perché erano tutte convinte, come lei, che entro la fine di febbraio sarebbe arrivata la fine del mondo. «Penso che tutta la famiglia sia stata sottoposta al lavaggio del cervello da parte di Shana - ha detto la sorellastra delle gemelle morte - Forse anche lei e Dominique volevano morire, ma non tutto è andato secondo i piani, forse all'ultimo non hanno trovato il coraggio di uccidersi». Una follia di cui nessuno riesce a capacitarsi, neanche l'ex fidanzato di Dominique che descrive la ragazza e sua madre come persone estremamente gentili e profondamente religiose. «Devono essere impazzite, non c'è altra spiegazione - dice Matt Scott - Due come loro erano persone fantastiche, erano così attaccate alla famiglia, se fossero state bene mentalmente non avrebbero mai potuto fare una cosa simile».

Dominique, che aveva ferite al collo, inizialmente aveva negato di sapere cosa fosse successo nell'appartamento della sua famiglia. Ha chiesto se i suoi parenti erano vivi e ha parlato del suo desiderio di morire. Shana, dal canto suo, ha tentato in modo patetico di depistare la polizia accusando della strage il fidanzato di sua sorella Jamilla e altri due uomini e che secondo lei sarebbero entrati in casa e avrebbero ucciso tutti, lasciando in vita lei e la figlia. Dominique, che fino a quel momento aveva detto di non sapere nulla, a quel punto ha ripetuto le stesse accuse. Le due donne, in preda a forti segni di squilibrio, sono state ricoverate, ancora agitate da una follia che ha spazzato via per sempre le persone che più amavano e che ha gettato loro in un abisso dal quale sarà difficile risalire.
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