Maddie, il pedofilo sospettato rompe il silenzio: «Arrendetevi, le prove non ci sono»

Maddie, il pedofilo sospettato rompe il silenzio: «Arrendetevi, le prove non ci sono»
di Francesco Padoa
8 Minuti di Lettura
Lunedì 14 Giugno 2021, 16:05 - Ultimo aggiornamento: 16 Giugno, 10:27

Un'altra dolorosa puntata sta per essere scritta sulla storia della scomparsa della piccola Madeleine "Maddie" McCann, avvenuta nel 2007 mentre si trovata nel resort di Praya da Luz in Portogallo con i genitori. Per anni le indagini hanno portato a piste inconcludenti, ma da due anni la procura tedesca è sicura di aver trovato il colpevole della sua scomparsa: Christian Brueckner. L’uomo si trova al momento in carcere per aver stuprato una turista americana nella sua casa di Praya da Luz, lo stesso resort in cui Maddie è scomparsa circa 18 mesi dopo. In passato aveva avuto altre denunce per molestie su minori. Nel periodo in cui Maddie è scomparsa il cittadino tedesco si trovava in Portogallo, a pochi chilometri di distanza dal resort e pare che all’epoca svaligiasse le camere con alcuni complici. L’ipotesi della procura è che quel giorno fosse entrato nella camera dei McCann alla ricerca di beni e denaro e che, trovata la bambina, possa aver deciso di rapirla per chiedere il riscatto o venderla. Ad oggi la procura non ha mostrato alcuna prova a riguardo, ma in più di un’occasione ha dichiarato di essere in possesso di indizi chiave che potrebbero dimostrare il coinvolgimento dell’uomo.

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Brueckner rompe il silenzio sul caso - Ora Brueckner ha parlato, per la prima volta da quando è sospettato di aver rapito e ucciso Madeleine. Il 44enne, in realtà, ha parlato tramite una lettera inviata al tabloid tedesco Bild in cui definisce l'indagine uno «scandalo», proclamando la sua innocenza e sollecitando i pubblici ministeri che guidano il caso ad arrendersi.  Secondo Brueckner i pm dovrebbero dimettersi per aver «perseguitato una persona innocente». Brueckner, precedentemente condannato per aver abusato sessualmente di due ragazze in Germania,  ha anche scritto che i giudici sono «inadatti alla carica e portano vergogna al sistema legale tedesco facendo dichiarazioni contro di lui senza mai portare prove». La lettera, datata 8 maggio,è accompagnata da un bizzarro disegno di due pubblici ministeri che ordinavano "filet forensics" in un ristorante. Uno che dice: «Prenderò il filetto alla forense» e l'altro che risponde: «Buonissimo, anche io».

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Le indagini - La vignetta che accompagna la lettera del sospettato potrebbe essere riferita al fatto che gli investigatori hanno precedentemente ammesso di non avere prove forensi nel caso.

All'inizio di questo mese, il pubblico ministero Hans Christian Wolters ha dichiarato al Mirror di essere «contento» dell'evoluzione del caso e che potrebbe essere risolto entro pochi mesi. Tuttavia, Wolters ha affermato che ci sono ancora domande senza risposta. Brueckner, dal carcere di Oldenburg, vicino a Brema, ha scritto nella lettera: «Incriminare un accusato è una cosa. Ma è qualcosa di completamente diverso - vale a dire, è uno scandalo incredibile - quando un pubblico ministero avvia una campagna pubblica pregiudizievole prima che venga aperto un caso giudiziario. La libertà di espressione non è un diritto fondamentale affinché tutti possano dire e scrivere ciò che vogliono. La libertà di espressione non tutela la maggioranza. Protegge la minoranza. Non protegge le opinioni più logiche, più convincenti o più popolari, ma piuttosto la posizione dell'estraneo. Chiedo pertanto ai pubblici ministeri di dimettersi dai loro incarichi. Entrambi stanno dimostrando a tutto il mondo attraverso la loro scandalosa campagna contro di me, persona innocente, che non sono adatti a svolgere questo ruolo per il popolo tedesco».

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Ka scomparsa di Maddie in Portogallo - I pubblici ministeri tedeschi stanno trattando il caso come un'indagine per omicidio. Maddie è scomparsa dall'appartamento per le vacanze della sua famiglia a Praya da Luz, in Portogallo, pochi giorni prima del suo quarto compleanno nel maggio 2007. I suoi genitori Kate e Gerry avevano messo lei e i suoi fratelli a letto nell'appartamento prima di unirsi agli amici per cena in un ristorante di tapas nelle vicinanze. Quando sono tornati la bimba era sparita  e da allora nonostante le continue ricerche noin è mai stata trovata. I pubblici ministeri tedeschi affermano di avere prove che Madeline sia morta e sospettano che sia stata rapita e uccisa da Brueckner, che non è ancora stato interrogato.

Tramite intercettazioni telefoniche, la polizia tedesca sarebbe riuscita a certificare la presenza del sospetto rapitore di Madeleine McCann in Portogallo nel 2007. Christain Brueckner, che finora è il principale indiziato nonostante le prove raccolte fossero fino ad oggi circostanziali, ha sempre negato di essere stato in Algarve l'anno della scomparsa della bimba di appena 3 anni. «Per molto tempo abbiamo pensato che mancassero dei pezzi chiave nella ricostruzione dei movimenti di Brueckner. Era difficile capire cosa potesse essere successo e cosa facesse lui in Portogallo nel 2007. Nuove informazioni possono aiutarci a ricostruire il racconto» spiega una fonte interna alle forze dell'ordine al The Sun. La maggior parte delle prove raccolte per ora resta di natura circostanziale e non è sufficiente ad intentare un'accusa contro di lui. Secondo il procuratore Hans Christian Wolters, Madeleine non si è mai allontanata dal Portogallo. Qui sarebbe morta poco dopo la sua scomparsa. "Credo che risolveremo presto questo caso. Credo purtroppo che la bambina sia morta in Portogallo. Stiamo lavorando a questa vicenda con la collaborazione delle forze dell'ordine tedesche e inglesi". Nel frattempo le forze dell'ordine britanniche hanno chiesto ulteriori finanziamenti per il caso oltre ai 12,5 milioni di sterline già spesi.

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I genitori di Madeleine hanno aperto una raccolta fondi per mandare avanti le indagini nel caso in cui la richiesta non fosse accolta: al momento hanno ricevuto 770.000 sterline in donazioni. Il mese scorso, i McCann avevano affermato di «continuare a sperare, per quanto piccola»", di rivedere la figlia in occasione del 14° anniversario della sua scomparsa. In un messaggio condiviso online, hanno sottolineato che l'anniversario che ricorreva quest'anno era ancora più toccante perché sarebbe coinciso con il compimento dei 18 anni di Maddie. Il messaggio era questo: «Ogni maggio è difficile - un promemoria degli anni passati, di anni insieme persi o rubati. Quest'anno è particolarmente toccante perché dovremmo festeggiare il 18° compleanno di Madeleine. È stato detto abbastanza.

Ovviamente al di là delle reali responsabilità di Brueckner nella scomparsa della piccola Maddie e delle sue accuse fatte ai giudici, è il suo passato a dipingerlo come un malvivente, criminale, pedofilo, stupratore. Un vero "mostro". Ecco cosa racconta la sua fedina penale.
1976:  Christian Brueckner nasce a Würzburg con un nome diverso, ritenuto Fischer. Fu adottato dalla famiglia Brueckner e prese il loro cognome.
1992:  Brueckner viene arrestato con l'accusa di furto con scasso nella sua città natale di Wurzburg, in Baviera.
1994:  viene condannato a due anni per "abuso di un bambino" e atto sessuale di fronte a un bambino.
1995:  Brueckner arriva in Portogallo e inizia a lavorare nella ristorazione nelle località balneari di Lagos e Praya da Luz. Ma gli amici dicono che è coinvolto in una banda  che trafficava droga nell'Algarve.
Settembre 2005:  indossa una maschera e irrompe in un appartamento dove una turista americana di 72 anni.
La vittima viene legata, imbavagliata, bendata e frustata con un bastone di metallo prima di essere violentata per 15 minuti. Brueckner in seguito dirà che si era chiaramente divertito a "torturarla" prima dello stupro.
Aprile 2007:  "trasloca" in un camper abbandonando una cascina dove viene trovata successivamente una borsa piena di parrucche.
3 maggio 2007: Madeleine McCann viene rapita verso le 22 dal suo letto mentre i suoi genitori mangiano tapas con gli amici a pochi metri di distanza. Il cellulare di Brueckner lo colloca nella zona quella notte. Ritorna nella sua nativa Germania poco dopo. 
Ottobre 2011: viene condannato a 21 mesi per "spaccio di stupefacenti" a Niebüll, nel nord della Germania. 
2014: si trasferisce a Braunschweig dove inizia a gestire un chiosco in centro. Poi torna in Portogallo con una ragazza.
2016: torna in Germania. Viene condannato a 15 mesi di carcere per «abuso sessuale di un minore nell'atto di creare e possedere materiale pedopornografico». 
3 maggio 2017: mentre Brueckner si trova in un bar con un amico la tv manda in onda un appello in occasione del decimo anniversario della scomparsa di Maddie. Si dice che Brueckner abbia detto «sapeva tutto» quello che le era successo. Ha poi mostrato al suo amico un video di lui che violentava una donna.
Giugno 2017: torna in Portogallo ed è nuovamente estradato in Germania. Il motivo era una condanna del tribunale distrettuale di Braunschweig a 15 mesi di reclusione per abusi sessuali su un bambino. 
Agosto 2018: dopo la sua scarcerazione vive per strada. Ma è stato nuovamente incarcerato per reati di droga. Settembre 2018: Brueckner viene arrestato in Italia ed estradato in Germania e processato per aver violentato un americano nel 2007 dopo che sulla scena del crimine è stata trovata una corrispondenza del Dna.
Luglio 2019: viene incarcerato per 21 mesi per spaccio di droga nella località di Sylt, nel nord della Germania.
Agosto 2019: Brueckner è accusato dello stupro della turista americana a Praya da Luz avvenuto nel 2005.
Dicembre 2019: è condannato per stupro di estorsione alla turista sulla base di prove del Dna. Viene condannato a sette anni.
3 giugno 2020: Scotland Yard e la polizia tedesca rivelano di aver identificato un sospetto nel caso Maddie McCann.
4 giugno 2020: i pubblici ministeri di Braunschweig, dove vive, affermano di ritenere che Madeleine McCann sia stata uccisa. E Brueckner viene indicato come il principale sospettato.

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