«Viviamo in tempi interessanti, negli ultimi anni in tutto il mondo gli elettori hanno voltato le spalle ai politici e alle alleanze politiche che non rappresentavano i loro interessi», ha aggiunto il segretario di Stato Usa nel suo intervento. Pompeo ha quindi tracciato «alcuni esempi delle nuove direzioni che la gente sta prendendo: la Brexit, l'elezione del presidente Emmanuel Macron, la crescita del Movimento 5 Stelle in Italia». E «naturalmente», ha aggiunto, l'elezione di Donald Trump alla presidenza Usa. «In Ohio, a Rio de Janeiro, a Roma - ha proseguito Pompeo - la gente fa domande che non venivano fatte o che almeno non erano state prese seriamente per lungo tempo».
Per il segretario di stato Usa, «nel mondo stanno soffiando dei venti nuovi». Ma la «domanda chiave» per Pompeo è se questi venti porteranno «bel tempo o tempesta», se questa «rottura» col passato sia positiva o meno. Il segretario di Stato Usa non ha dubbi: «Questa rottura è positiva». Tra gli elementi positivi del cambiamento, Pompeo indica il ritorno all'importanza degli stati nazionali: «Le nazioni sono importanti, nessun organismo internazionale può rappresentare gli individui meglio dei propri leader». Così come i «confini forti sono la chiave per nazioni forti e robuste alleanze» necessarie per la «sicurezza».
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