Lockdown in Cina, gli effetti sul clima: meno inquinamento ma più inondazioni (e vittime). Lo studio su Nature

La diminuzione delle emissioni nell'atmosfera ha portato a una maggiore pulizia del cielo. Ma ha anche un effetto collaterale negativo: l'aumento delle precipitazioni

Lockdown in Cina, gli effetti sull'atmosfera: meno inquinamento ma più inondazioni (e vittime). Lo studio su Nature
di Mauro Evangelisti
3 Minuti di Lettura
Sabato 5 Marzo 2022, 15:58

Inizio 2020: in Cina si sviluppa una pandemia che metterà in ginocchio tutto il mondo. Le autorità locali decidono lockdown durissimi in tutta la regione dell'Hubei. Seguono limitazioni in tutto il Paese, con una significativa riduzione dell'attività delle industrie. Questo ha come conseguenza una diminuzione delle emissioni nell'atmosfera e una maggiore pulizia del cielo. Ma ha anche un effetto collaterale negativo: l'aumento delle precipitazioni, a cui seguono inondazioni e vittime.

Questa ricostruzione è la sintesi di una ricerca pubblicata su Nature Communications, di cui parla il quotidiano britannico The Guardian: «Il rapido calo dell'inquinamento atmosferico collegato alle minori emissioni di gas serra ha contribuito a circa un terzo delle piogge torrenziali».

Il professor Yang Yang della Nanjing University of Information Science and Technology, in Cina, e un gruppo di colleghi hanno realizzato dei modelli sull'impatto che le emissioni di gas serra e il particolato hanno avuto sulle precipitazioni in Cina negli ultimi quattro decenni. Dalla ricerca emerge che «l'aumento dell'inquinamento atmosferico ha ridotto la quantità di precipitazioni nella Cina centrale e orientale». 

Pandemia, la classifica dei Paesi dove viene gestita meglio: prima la Norvegia ma l'Italia migliora

Con il lockdown record di piogge

L'evento imprevisto nel 2020, quando tutte le attività umane si fermano o rallentano per contrastare la diffusione del virus, riduce sensibilmente l'inquinamento, pulisce il cielo. E questo causa un incremento delle piogge. Spiegano nell'introduzione della ricerca gli studiosi cinesi: «Piogge record e gravi inondazioni hanno colpito la Cina orientale nell'estate del 2020. Le piogge estive estreme si sono verificate durante la pandemia di COVID-19, cominciata in Cina all'inizio del 2020 e diffusasi rapidamente in tutto il mondo. Interrompendo le attività umane, le sostanziali riduzioni delle emissioni antropiche di gas serra e aerosol potrebbero aver influenzato le precipitazioni regionali in molti modi. Qui, indaghiamo su tali connessioni».

La ricerca mostra che le brusche riduzioni delle emissioni durante la pandemia hanno determinato un'anomalia positiva della pressione a livello del mare sull'Oceano Pacifico nordoccidentale. «Quest'ultimo ha migliorato la convergenza dell'umidità nella Cina orientale e ha ulteriormente intensificato le precipitazioni in quella regione. Gli esperimenti di modellizzazione mostrano che la riduzione degli aerosol ha avuto un impatto maggiore sulle precipitazioni rispetto alla diminuzione dei gas serra. Concludiamo che attraverso una brusca riduzione delle emissioni, la pandemia di COVID-19 ha contribuito in modo importante alle piogge estive estreme del 2020 nella Cina orientale».

© RIPRODUZIONE RISERVATA