Lavrov: «La guerra è stata provocata dagli Stati Uniti, Kiev non vuole negoziare». Zelensky, ecco le 10 proposte per la pace

La Russia vuole vedere «fatti concreti, e non parole» sull'influenza esercitata dall'Occidente su Zelensky perché accetti di negoziare, ha aggiunto il ministro degli Esteri russo

Zelesnky, ecco le dieci proposte per la pace. Ma Lavrov: «Sono irrealistiche, non ascolta l'Occidente sui negoziati»
3 Minuti di Lettura
Martedì 15 Novembre 2022, 12:06 - Ultimo aggiornamento: 16 Novembre, 08:56

Nonostante le dichiarazioni degli Stati Uniti al vertice del G20, «altri Paesi sono sempre più convinti che la guerra in Ucraina sia stata provocata da Washington»: lo ha affermato il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov in conferenza stampa al G20, come riporta Ria Novosti. «Per quanto riguarda l'argomento ucraino, sia gli Stati Uniti che tutti i suoi alleati - ha detto - sono stati piuttosto aggressivi durante le discussioni di oggi, accusando la Russia, come si suol dire, di aggressione non provocata contro l'Ucraina. Ma altri Paesi sono convinti che l'aggressione sia stata provocata da loro». «I tentativi di alcuni Paesi di riscrivere la storia del mondo diventano aggressivi e mirano a indebolire la Russia». Lo afferma il presidente russo Vladimir Putin.

Le 10 proposte di Zelensky per la pace

Nel suo discorso ai leader del G20, il presidente ucraino, Volodomyr Zelensky, ha toccato 10 punti che ha definito cruciali per l'Ucraina, per raggiungere la paceAl primo posto «la sicurezza nucleare», quindi la «sicurezza alimentare», e al terzo la «sicurezza energetica». «La quarta sfida è il rilascio di tutti i prigionieri e i deportati», ha aggiunto.

Al quinto «l'attuazione della Carta delle Nazioni Unite e il ripristino dell'integrità territoriale dell'Ucraina e dell'ordine mondiale». «La sesta sfida - ha evidenziato il presidente ucraino - è il ritiro delle truppe russe e la cessazione delle ostilità». Al settimo invece la «giustizia». «Abbiamo già proposto una risoluzione dell'Assemblea Generale delle Nazioni Unite riguardante un meccanismo di compensazione internazionale per i danni causati dalla guerra russa: vi chiediamo di attuarla».

 

All'ottavo punto invece «l'ecocidio», ovvero «la necessità di proteggere immediatamente l'ambiente». «Il successivo (il nono) è la prevenzione dell'escalation: un rischio che esiste ancora e rimarrà finché la nostra sicurezza non sarà adeguatamente garantita. L'Ucraina non fa parte di nessuna alleanza. E la Russia ha potuto iniziare questa guerra proprio perché l'Ucraina è rimasta nella 'zona grigia' tra il mondo euro-atlantico e l'imperialismo russo». All'ultimo posto «la conferma della fine della guerra»: «Quando tutte le misure antibelliche saranno state attuate, quando la sicurezza e la giustizia cominceranno a essere ristabilite, un documento che conferma la fine della guerra dovrà essere firmato dalle parti», ha concluso Zelensky nel suo discorso.

Lavrov: «Le proposte di Zelensky sono irrealistiche»

Le proposte presentate dal presidente Volodymyr Zelensky al vertice del G20 per la pace in Ucraina sono «non realistiche e non adeguate». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov intervenendo al summit. La Russia vuole vedere «fatti concreti, e non parole» sull'influenza esercitata dall'Occidente su Zelensky perché accetti di negoziare, ha aggiunto Lavrov. L'intervento del presidente ucraino Volodymyr Zelensky al G20 mostra che «non ascolta alcun consiglio degli occidentali sui negoziati con la Russia». Lo ha detto il ministro degli Esteri russo Serghei Lavrov nel suo discorso, aggiungendo che Zelensky ha dato prova di una «retorica russofobica e aggressiva».

 

© RIPRODUZIONE RISERVATA