La medaglia d'oro alle soldatesse Usa, il primo battaglione di afroamericane

La medaglia d'oro alle soldatesse Usa, il primo battaglione di afroamericane
di Franca Giansoldati
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Domenica 24 Aprile 2022, 11:00

Il sergente Alice Phillips ha servito con orgoglio l'esercito come membro del Women's Army Corps, aiutando a realizzare durante la Seconda Guerra Mondiale il portentoso sistema di tracciamento per la consegna della posta inevasa, smaltendo la montagna di lettere e pacchetti che dal D-day in poi si erano accumulati a Birmingham, in Inghilterra e che impediva ai soldati al fronte di ricevere notizie da casa. «Niente posta, morale basso». Poco prima di morire, nel 2021, Alice ha commentato: «Non mi sono mai pentita di esservi entrata, anche se mi mancavano la mia famiglia, la mia casa... io amo l'esercito americano».
Una fototessera del 1944 la ritrae in divisa, con il rossetto, il volto fiero. Alice era una delle 850 ragazze che formavano l'unico battaglione tutto nero e tutto al femminile al quale ora va la medaglia d'oro del Congresso, dopo che il presidente Joe Biden ha firmato una legge bipartisan per onorare gli sforzi delle donne nell'esercito.
RISULTATI
Il 6888esimo battaglione, noto anche come sei-triple-otto, durante il conflitto fu chiamato a risolvere la grana della posta inevasa per non far crollare lo spirito dei militari impegnati a combattere in Europa. In Inghilterra si erano accumulati ben 17 milioni di lettere e pacchetti e quando le ragazze presero servizio lavorando 24 ore su 24, riuscirono a realizzare in poco tempo 7 milioni di schede informative tante quanti erano gli americani al fronte - con i relativi numeri di serie, necessari per distinguere le persone con lo stesso cognome. Un problema non da poco, visto che di Robert Smith ne esistevano ben 7.500. Altre volte, invece, era il destinatario ad essere indicato in modo lacunoso: Junior, U.S. Army oppure Buster, U.S. Army. Agli indirizzi imprecisi si univano altre difficoltà come i continui cambiamenti di posizione delle forze alleate che ostacolavano la consegna della posta ai militari.
Il 6888 produsse insperati risultati con il nuovo sistema di tracciamento ma erano necessari tre turni da 8 ore ciascuno senza un minuto di tregua per smaltire l'arretrato di sei mesi in soli tre mesi.
Il battaglione fu creato dal presidente Roosevelt nel 1944: all'inizio includeva 824 ausiliarie e 31 ufficiali donne provenienti dall'esercito e dall'aviazione. Inizialmente volevano ammettere solo donne bianche ma poi l'ipotesi fu accantonata, grazie all'intervento di Eleanor Roosevelt e della leader dei diritti civili, Mary McLeod Bethune. Le reclute furono sottoposte a sei settimane di addestramento alternando allenamento fisico a lezioni teoriche.
Le testimonianze che sono state raccolte successivamente, una volta terminata la guerra, hanno fornito un quadro preciso dell'operazione portata a termine. Si è trattato di realizzare un autentico modello per le future soldatesse afroamericane. Si racconta che, nei magazzini dove erano state ammassati cumuli impressionanti di sacchi postali, prima a Birmingham e, successivamente in Francia, le ragazze della sei-tripla-otto, lavoravano al freddo, in mezzo ai topi, sgranocchiando pacchetti di biscotti e bevendo litri di caffè per essere più attente mentre indagavano meticolosamente su ogni singola busta, spesso aggiustando indirizzi sbagliati, riuscendo ad identificare i reali destinatari. Riuscirono a restituire alle famiglie anche la posta inviata a chi nel frattempo era caduto sul fronte. Figli, fratelli, mariti, amanti. A Birmingham, inoltre, lavoravano in penombra, visto che le finestre del grande magazzino venivano tenute perennemente oscurate per evitare che la luce di sera potesse costituire un pericolo per i raid aerei. L'ambiente era certamente poco confortevole ma riuscirono ugualmente a smaltire un totale di 17 milioni tra buste e pacchi.
RAZZISMO
In quel periodo storico il razzismo affiorava ciclicamente e le donne del battaglione furono bersagliate da un trattamento razzista e sessista. Non pochi soldati mettevano in discussione la loro presenza nell'esercito. Secondo il centro di storia militare (US Army Center) vi fu persino un generale che al maggiore Charity Adams - la prima donna afroamericana a diventare ufficiale minacciò di togliergli il ruolo per affidarlo a un ufficiale bianco. Charity replicò serafica: «Signore, questo avverrà sul mio cadavere». La questione si chiuse presto come si era aperta ma il clima restava pesante.
Di queste 850 donne ne sono rimaste in vita ancora sei. I senatori che hanno introdotto la causa bipartisan al Congresso hanno giudicato che anche per questo meritano i più alti onori per il servizio reso.

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