A suo avviso, non è solo Pristina che lavora per altri riconoscimenti, ma anche l'Albania con il suo ministro degli esteri, che è originario del Kosovo.
Finora l'attività diplomatica di Belgrado ha portato alla revoca del sì all'indipendenza da parte di 15 Paesi, una attività questa ritenuta ostile da Pristina, che anche per questo ha imposto a novembre dazi doganali maggiorati del 100% sull'import dalla Serbia, e anche dalla Bosnia-Erzegovina. La conseguenza è stata l'interruzione del dialogo da parte di Belgrado. Il Kosovo, riconosciuto da un centinaio di Paesi, non fa parte delle Nazioni Unite, ma il presidente Hashim Thaci e altri dirigenti si sono recati ugualmente a New York per fare attività di lobby e cercare alleanze. Vucic parlerà domani all'Assemblea generale.
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