Si complica la situazione giudiziaria di Julian Assange, il giornalista e attivista australiano cofondatore e caporedattore dell'organizzazione divulgativa WikiLeaks. L'Alta Corte di Londra ha infatti ribaltato la sentenza di primo grado emessa lo scorso gennaio che negava l'estradizione di Julian Assange dalla Gran Bretagna agli Usa. È stato così accolto il ricorso del team legale americano che si opponeva al no alla consegna dell'ex primula rossa sulla base di un asserito pericolo di suicidio legato - secondo una perizia - al prevedibile trattamento giudiziario e carcerario. È quindi previsto che il caso venga rinviato al tribunale di grado inferiore per essere ascoltato nuovamente.
Assange, la Cia voleva «assassinarlo». Piani pronti nel 2017, poi prevalse la prudenza
«Un grave errore giudiziario».