Jet russo contro drone Usa sul Mar Nero, il caso-carburante e le accuse: ecco perché così si rischia l'escalation

Il drone Reaper e due jet Flanker SU-27 stavano operando in acque internazionali sul Mar Nero (come succede da inizio guerra). La tensione tra i due Paesi è già altissima

Jet russo contro drone Usa sul Mar Nero, il carburante scaricato e lo scontro nei cieli: cosa sappiamo (e perché si rischia l'escalation)
di Marco Prestisimone
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Martedì 14 Marzo 2023, 18:49 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 08:48

Un incidente che rischia di inasprire le tensioni tra Russia e Stati Uniti in un momento storico in cui sono già ai minimi storici. Un jet russo - spiegano funzionari statunitensi - si è scontrato con un drone dell'aeronautica MQ-9 Reaper americana sul Mar Nero, dopo averne danneggiato l'elica. Il drone Reaper e due jet Flanker SU-27 stavano operando nello spazio aereo internazionale, sul Mar Nero, quando uno dei jet russi è volato intenzionalmente davanti al drone e ha scaricato carburante. Uno dei jet ha poi danneggiato l'elica del Reaper, montata sul retro del drone. Il danno all'elica ha costretto gli Stati Uniti ad abbattere il Reaper in acque internazionali nel Mar Nero. L'incidente segna la prima volta che aerei militari russi e statunitensi entrano in contatto diretto da quando la Russia ha invaso l'Ucraina poco più di un anno fa ed è probabile che aumenti le tensioni tra le due nazioni, con l'aeronautica americana che ha definito le azioni della Russia «sconsiderate, ambientalmente inadeguato e poco professionale». Gli Stati Uniti intanto hanno convocato l'ambasciatore russo a Washington. 

Mosca nega: è caduto da solo

Il ministero della Difesa russo ha dichiarato che i jet russi non sono entrati in contatto e non hanno usato armi contro il drone americano sul Mar Nero, che sarebbe caduto a causa delle sue stesse «brusche manovre». «A seguito di brusche manovre, il veicolo aereo senza pilota MQ-9 è entrato in volo incontrollato con perdita di quota e si è scontrato con la superficie dell'acqua.
I combattenti russi non hanno usato armi aviotrasportate, non sono entrati in contatto con il veicolo aereo senza equipaggio e sono tornati sani e salvi alla base», si legge in una nota citata dalla Tass.

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L'aeronautica americana ha rilasciato una dichiarazione in cui accusa il jet russo di aver agito in modo «sconsiderato, ambientalmente scorretto e poco professionale».

«Intorno alle 7:03, uno degli aerei russi SU-27 ha colpito l'elica dell'MQ-9, costringendo le forze statunitensi a far cadere l'MQ-9 in acque internazionali. Diverse volte prima della collisione, i SU-27 hanno scaricato carburante e volato davanti all'MQ-9 in modo spericolato, ambientalmente non corretto e poco professionale. Questo incidente dimostra una mancanza di competenza oltre a essere pericoloso e poco professionale», ha affermato nella dichiarazione il generale dell'aeronautica statunitense James B.Hecker, comandante delle forze aeree statunitensi in Europa e in Africa. Martedì il presidente Joe Biden è stato informato sull'incidente dal consigliere per la sicurezza nazionale Jake Sullivan, secondo il coordinatore delle comunicazioni del Consiglio di sicurezza nazionale John Kirby.

Le altre intercettazioni sul Mar Nero degli ultimi giorni

Kirby ha affermato che «non è insolito» per gli aerei russi intercettare aerei statunitensi sul Mar Nero e ha affermato che nelle ultime settimane ci sono state altre intercettazioni. Ma ha detto che l'episodio è unico nel suo genere. Gli aerei russi e statunitensi stanno operando sul Mar Nero dall'inizio della guerra in Ucraina, ma questa è il primo "scontro" questo tipo, un'escalation potenzialmente pericolosa in un momento critico dei combattimenti. Gli Stati Uniti hanno utilizzato i droni Reaper sul Mar Nero sin da prima dell'inizio della guerra, utilizzando i droni spia per monitorare l'area. I droni Reaper possono volare fino a 50.000 piedi, secondo l'Air Force, e hanno sensori e capacità per raccogliere informazioni ed eseguire ricognizioni per lunghi periodi di tempo, rendendola una piattaforma ideale per tracciare i movimenti sul campo di battaglia e nel Mar Nero.

 

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