Israele al voto per la terza volta: Gantz sfida l'eterno Netanyahu. Seggi speciali per il coronavirus

Israele al voto per la terza volta: Gantz sfida l'eterno Netanyahu. Seggi speciali per il coronavirus
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Domenica 1 Marzo 2020, 17:43 - Ultimo aggiornamento: 2 Marzo, 12:35

In primo piano, come nel resto del mondo, c'è il coronavirus che qui conta sette contagiati di cui tre provenienti dall'Italia. Eppure domani Isreale torna per la terza volta ancora una volta alle urne, dopo le inconcludenti elezioni di aprile e settembre. Ma il nuovo voto rischia di ripetere la stessa impasse politica, fotografando ancora una volta un Paese diviso attorno alla figura del primo ministro Benyamin «Bibi» Netanyahu. A sfidarlo è sempre Benny Gantz, leader del nuovo partito centrista Blu e Bianco. L'elettorato, che si troverà davanti seggi speciali per l'epidemia di coronavirus, appare intanto stanco e rassegnato, tanto che il 38% teme si debba andare a votare anche una quarta volta. 

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Primo ministro più longevo della storia d'Israele, Netanyahu guida il paese ad interim dal dicembre 2018. Dopo il voto di aprile è stato impossibile ripetere il precedente governo di destra, a causa dello scontro sulla leva militare degli ultraortodossi scoppiato fra i due partiti religiosi e Avigdor Lieberman, leader del partito laico nazionalista Yisrael Beitenou. Dopo le elezioni di settembre sono invece falliti i tentativi di formare un governo di unità nazionale: Gantz non voleva governare con Netanyahu perchè è incriminato per corruzione e quest'ultimo ha rifiutato di fare un passo indietro.Mesi dopo le due questioni sono ancora irrisolte. Tutti sono rimasti sulle loro posizioni, come del resto l'elettorato. Gli ultimi sondaggi segnalano un lieve vantaggio del Likud di Netanyahu, o una sostanziale parità con Blu e Bianco. Gli spostamenti appaiono minimi, nessuno  sembra poter conquistare la maggioranza dei 120 deputati della Knesset. A complicare le cose vi è la forza elettorale della lista Araba unita, che rappresenta gli arabo israeliani.

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 Nel frattempo di Netanyahu l'incriminazione è andata avanti e il processo a suo carico, per tre imputazioni di corruzione, si aprirà il 17 marzo. È la prima volta che succede ad un capo del governo in carica.
e perchè è già capo del governo a interim. Non è chiaro tuttavia se il presidente israeliano Reuven Rivlin potrà affidare l'incarico di formare un nuovo governo ad un esponente politico sotto processo per corruzione. Netanyahu appare comunque intenzionato a resistere il più possibile.  Tanto che Bibi ha promesso la costruzione di nuove case a Gerusalemme est e in Cisgiordania, cavalcando anche la proposta di pace del presidente americano Donald Trump, che prevede l'annessione israeliana degli insediamenti nei Territori palestinesi.

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