Israele, incarico a Gantz per un governo di crisi nell'emergenza Coronavirus

Israele, incarico a Gantz per un governo di crisi nell'emergenza Coronavirus
3 Minuti di Lettura
Domenica 15 Marzo 2020, 20:40 - Ultimo aggiornamento: 16 Marzo, 02:41
Israele si prepara ad affidare al leader centrista di Blu-Bianco, Benny Gantz, l'incarico di formare il governo. Un esecutivo di crisi in tempi di coronavirus che il presidente Rivlin spera di allargare anche a Benyamin Netanyahu, in cerca di quell'unità necessaria per combattere la futura emergenza.

LEGGI ANCHE Coronavirus, Israele: dispositivo dell'anti-terrorismo per fermare i virus. Sms a chi è a rischio contagio

L'appuntamento è per domani quando il presidente israeliano affiderà l'incarico a Gantz, dopo le consultazioni con i partiti durante le quali l'ex capo di stato maggiore dell'esercito - rivale in ben 3 elezioni del premier Benyamin Netanyahu - ha potuto segnare al suo attivo 61 seggi della coalizione di centro sinistra (partiti arabi e Avigdor Lieberman compresi). Ovvero, la maggioranza richiesta (con un solo deputato di scarto) per formare l'esecutivo. In realtà Gantz avrebbe potuto contare su 62 seggi, ma gli è venuto meno l'appoggio della deputata Orly Levi-Abekassis del partito Gesher contraria ad un accordo con la Lista Araba.

Tuttavia lo stesso Rivlin ha convocato questa sera sia Netanyahu sia Gantz per «un incontro urgente» al fine di discutere «la possibilità di creare immediatamente un governo». L'obiettivo del presidente - è stato spiegato - è di far nascere un esecutivo forte (oltre i 61 seggi dell'attuale coalizione di centro sinistra) composto dai due partiti maggiori che affronti l'emergenza coronavirus visti i 213 casi denunciati nel paese. Un disegno complesso che il capo dello stato ha voluto in ogni caso delimitare nei suoi principi generali offrendo a Gantz la priorità nel formare l'esecutivo.

Ora spetta a Netanyahu accettare o meno l'offerta di Rivlin, consapevole del fatto che Gantz intende far approvare una legge che impedisce ad un deputato incriminato di diventare premier e vuole a questo fine rimuovere il presidente della Knesset, Yuli Edelstein del Likud. Se mai staffetta sarà - hanno fatto capire analisti - non potrà che essere iniziata da Gantz e che potrebbe vedere in seguito Netanyahu di nuovo al comando solo nel caso di un suo proscioglimento giudiziario.

La svolta politica è arrivata in una giornata apertasi invece con l'annuncio del ministro della giustizia Amir Ohana del Likud del rinvio a fine maggio - causa provvedimenti legati al coronavirus - del processo a carico di Netanyahu previsto martedì 17. Una mossa duramente attaccata dall'opposizione, insorta contro quella che Blu-Bianco ha definito «un uso cinico del coronavirus a fini politici personali». E che ha visto l'immediato ricorso alla Corte Suprema da parte del 'Movimento per la qualità del governò: il ministro Ohana - ha sostenuto l'ong nell'appello - non ha la facoltà di prendere un provvedimento del genere, essendo «un ministro ad interim, in un governo di transizione».

Il quadro politico, in un verso o nell'altro, è stato in ogni caso segnato dall'infezione da Covid 19: le misure di mezzo lockdown annunciate ieri da Netanyahu - che oggi si è sottoposto ai controlli sanitari dai quali è uscito negativo - sembrano destinate ad essere inasprite nei prossimi giorni e il governo ha approvato oggi l'uso di un «apparato elettronico» per impedire la diffusione del coronavirus.

La misura è stata attaccata dalla stampa come possibile violazione della privacy nel timore che il governo intenda utilizzare tecniche di monitoraggio di antiterrorismo messe a punto dallo Shin Bet (servizio segreto interno) per controllare gli apparecchi cellulari di quanti siano sottoposti a quarantena.
Questo apparato - che presumibilmente è in grado di monitorare i contatti e gli spostamenti degli apparecchi cellulari - si prefigge di inviare messaggi sms di avvertimento a chi fosse entrato a sua insaputa in contatto con persone contagiate. Una volta approvato dalla Knesset, resterà in vigore solo 30 giorni. 
© RIPRODUZIONE RISERVATA