Islanda, 17 mila scosse di terremoto in una settimana: si teme un'eruzione vulcanica imminente

Islanda, 17 mila scosse di terremoto in una settimana: si teme un'eruzione vulcanica imminente
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Giovedì 4 Marzo 2021, 16:08 - Ultimo aggiornamento: 16:59

L'Islanda teme una imminente eruzione vulcanica. A mettere in guardia il Paese è un insolito sciame di scosse di terremoto: nell'ultima settimana sono state circa 17 mila, con i maggiori eventi che hanno superato i 5 gradi della scala Richter di magnitudo. Gli islandesi sono abituati alla terra che trema, ma gli esperti sottolineano l'insolita durata dello sciame che potrebbe preludere a un evento eruttivo.

I terremoti si sono concentrati nella penisola di Reykyanes, nel sudovest dell'Islanda e poco distante dalla Capitale Reykjavik, dove vive la grande maggioranza della popolazione dell'isola.

La scossa più forte registrata finora è stata di 5.6 gradi Richter, la mattina del 24 febbraio. Il 27 febbraio e il primo marzo, altre due scosse di oltre 5 gradi di magnitudo.

Pochi i danni registrati: qualche crepa sulle strade e piccole frane sui pendii più ripidi, nei pressi dell'epicentro. Tra i residenti, però, cresce la preoccupazione: «Ho sentito una miriade di terremoti nella mia vita - ha detto alla Cnn un cittadino di Rykyavik, Auður Alfa Ólafsdóttir - ma è molto strano sentire la terra tremare 24 ore al giorno per una intera settimana. Ti fa sentire molto piccolo e impotente di fronte alla natura».

Una sensazione che in Islanda, tra vulcani, geyser, ghiacciai, sorgenti sulfuree, siti geotermici, imponenti cascate e paesaggi selvaggi e incontaminati concentrati su una superficie di appena 103.000 km quadrati, è facile provare anche in condizioni normali. Il Paese si trova sopra la Dorsale Medio Atalntica, una catena montuosa sottomarina che segna il confine tra la zolla tettonica nordamericana e quella europea e si snoda nell'oceano Atlantico per tutta la sua lunghezza, da Nord a Sud. Le due zolle, che emergono in superficie nel sito islandese di Þingvellir, si stanno allontanando l'una dall'altra al ritmo di un millimetro l'anno.

Il vulcanologo: magma verso la superficie

Che la terra si muova, insomma, per gli islandesi non è certo una notizia. Lo è, invece, uno sciame sismico così prolungato. Che sta succedendo? Per Þorvaldur Þórðarson, professore di Vulcanologia all'Università dell'Islanda sentito dalla Cnn, i terremoti sono dovuti a un movimento di magma sotteranneo. «Il magma è certamente salito, avvicinandosi alla superficie», spiega Þórðarson. Quello che si sta cercando di capire, adesso, è se la sua corsa sia destinata ad arrestarsi o se al contrario sfocerà in una eruzione. 

Altri esperti si attendono nuovi terremoti, più forti di quelli registrati finora, fino a 6,5 gradi della scala Richter. Secondo le proiezioni elaborate, comunque, una eventuale eruzione non metterebbe a rischio i centri abitati ma potrebbe isolare l'aeroporto di Keflavik che connette l'Islanda al resto del pianeta e si trova proprio sulla penisola di Reykyanes. Nel 2010, l'eruzione del vulcano Eyjafjallajökull, con il suo inesauribile pennacchio di cenere, mandò in tilt i collegamenti aerei di mezzo mondo.

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