Un attacco di droni effettuato dalla coalizione guidata dagli Stati Uniti nel nord-ovest della Siria ha ucciso un membro anziano dello Stato islamico che era incaricato di pianificare attacchi in Europa. Come riferisce il Comando centrale Usa (Centcom) l'uomo ucciso è stato identificato come il leader dell'Isis Khalid Aydd Ahmad al-Jabouri. La sua morte, affermano i militari, «interromperà temporaneamente la capacità dell'organizzazione di pianificare attacchi esterni». Oltre a pianificare attacchi in Europa, al-Jabouri ha anche sviluppato la struttura di leadership del gruppo.
Il raid Usa con i droni
L'Osservatorio siriano per i diritti umani con sede nel Regno Unito, un osservatore di guerra dell'opposizione, ha dichiarato che una persona è stata uccisa in un attacco di droni vicino al villaggio di Kefteen controllato dai ribelli.
Il generale Michael Kurill, responsabile del Centcom nell'area, ha confermato la morte dell'uomo e ha spiegato che «lo Stato islamico rappresenta ancora un pericolo per la regione. Il gruppo era in grado di svolgere operazioni nella regione e voleva operare al di fuori del Medio Oriente». Nell'operazione non ci sono state vittime civili o feriti, ha riferito l'esercito.
I precedenti
La maggior parte delle persone uccise dagli attacchi statunitensi nella provincia di Idlib controllata dai ribelli negli ultimi anni erano membri di al-Qaeda, ramo di Horas al-Din, che in arabo significa «Guardiani della religione». Il gruppo include membri irriducibili di al-Qaeda che si sono staccati da Hayat Tahrir al-Sham, il più forte gruppo di ribelli della provincia. A febbraio, un attacco di droni ha ucciso due uomini, che gli attivisti locali hanno inizialmente identificato come membri di Horas al-Din. L'Osservatorio ha poi affermato che uno dei due uccisi era un membro anziano del gruppo militante sconfitto in Siria nel marzo 2019.
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