Prima sentenza di morte in Iran per la 'rivoluzione del velo', condannato un uomo che ha incendiato edificio

Prima sentenza di morte in Iran per la 'rivoluzione del velo', condannato un uomo che ha incendiato edificio
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Martedì 15 Novembre 2022, 09:54

Dopo quasi due mesi di proteste e scontri in Iran a seguito della morte di Masha Amini, la studentessa 22enne massacrata perché non indossava correttamente il velo, le autorità di Teheran hanno emesso la prima condanna a morte. L'identità del condannato non è stata diffusa, né tantomeno la sua età, ma le organizzazioni umanitarie hanno ipotizzato che a suo carico vi sia l'accusa di avere appiccato fuoco ad un edificio governativo. In ogni caso ora si teme un giro di vite ulteriore con una ondata di esecuzioni a morte per indurre la popolazione ad abbandonare il dissenso contro quattro decenni di regime clericale. La condanna a morte ha fatto seguito al voto di 272 dei 290 legislatori iraniani. 

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L'Iran è tra i paesi – assieme alla Cina – che giustizia ogni anno più persone al mondo.

Nel frattempo l'ondata di malcontento non sembra cessare. Finora sono stati arrestati migliaia di manifestanti e sono morte più di 326 persone. 

Lunedì l'Europa ha reso noto di avere colpito con sanzioni 29 alti funzionari iraniani e tre organizzazioni, tra cui il ministro degli Interni, Ahmad Vahidi e la tv di stato e ArvanCloud, una società informatica che si ritiene abbia aiutato il governo di Teheran a bloccare internet. L'elenco comprende alcuni membri di spicco delle Guardie rivoluzionarie che hanno guidato la repressione.Molte di queste sanzioni sono puramente simboliche e comportano il divieto di viaggiare e il congelamento di beni detenuti in Europa. Ai residenti delle tre organizzazioni iraniane è stato vietato di trasferire denaro ai funzionari di Teheran sanzionati. 

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