Smacco per il regime di Teheran. Una web tv collegata al servizio statale stava trasmettendo il discorso del presidente iraniano Ebrahim Raisi che celebrava il 44esimo anniversario della rivoluzione. Gli hacker sono riusciti a interrompere la trasmissione e a trasmettere dei messaggi contro il regime e la feroce repressione delle ultime settimane. Sullo schermo è comparso il logo del gruppo "Edalat Ali" mentre una voce sullo sfondo ha diffuso il messaggio "Morte alla Repubblica Islamica". L'interruzione non è stata breve: secondo alcune fonti è durata almeno un minuto, secondo altre circa 20 secondi, che per i tempi televisivi consentono comunque un forte impatto, soprattutto per un regime che non ha esitato a perseguitare qualsiasi voce di dissenso con arresti e impiccagioni, anche tra i più giovani.
Cosa è successo dopo la morte di Mahsa Amini
Centinaia di migliaia di giovani e meno giovani, malgrado la violenta risposta del regime, per settimane hanno chiesto la cacciata del governo. Tutto è cominciato in seguito alla morte di Mahsa Amini, 22 anni, fermata dalla "polizia morale" dell'Iran solo perché non indossava correttamente il velo.
L'altro giorno il leader supremo (l'Iran è un regime religioso) Ayatollah Ali Khamanei, che ha sempre sostenuto la durissima repressione, caratterizzata da decine di impiccagioni, l'altro giorno ha emesso un'amnistia nei confronti dei prigionieri, che ormai sono almeno 2.500. Secondo un'organizzazione per i dirittimi umani Hrana i manifesanti uccisi sono 528, quelli arrestati quasi 20mila.
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