L'aiuto dell'Iran a Putin, truppe speciali in Ucraina per colpire con i droni Shahed-136

Il ministero degli Esteri iraniano ha chiesto a Kiev di fornire prove riguardo al presunto uso di droni iraniani da parte della Russia

L'aiuto dell'Iran a Putin, truppe speciali in Ucraina per colpire con i droni Shahed-136
di Giorgia Crolace
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Venerdì 21 Ottobre 2022, 12:18 - Ultimo aggiornamento: 22 Ottobre, 06:18

«Pochi anni fa, quando immagini di missili avanzati e droni furono pubblicate, dicevano che erano modificate con photoshop. Ora dicono che i droni iraniani sono pericolosi e chiedono perché li vendiamo a questo o a quello. Queste imprese sono state compiute dalle élite iraniane, portano onore al nostro Paese». Così si è espresso, su Twitter, la Guida suprema dell'Iran, Ali Khamenei, in riferimento alle critiche dell'Occidente e di Kiev all'Iran per l'utilizzo di droni iraniani da parte della Russia nella guerra in Ucraina.

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La posizione dell’Iran

Solo qualche giorno fa, mentre Kiev accusava Teheran sostenendo che «Russia e Iran sono unite nel seminare morte e terrore», l’Iran continuava a smentire ribadendo che il paese «non ha mandato armi a nessuna delle parti coinvolte nel conflitto tra Russia e Ucraina» e che «le notizie secondo cui l'Iran fornisce droni alla Russia hanno ambizioni politiche e sono messe in circolazione da fonti occidentali», come affermato dal portavoce del ministero degli Esteri iraniano, Nasser Kanani, secondo l'agenzia Mehr.

Intanto, come riporta Mehr, il ministro degli Esteri iraniano Hossein Amirabdollahian, in una telefonata con l'omologo croato Gordan Grlić-Radman continua a sostenere che l'Iran è «fermamente contrario alla guerra» e alla fornitura di armi alle parti in conflitto. Hossein Amirabdollahian ha inoltre aggiunto: «Abbiamo chiesto alle autorità ucraine di fornire prove riguardo al presunto uso di droni iraniani nella guerra in Ucraina» da parte della Russia. «Non abbiamo fornito alla Russia alcuna arma iraniana da utilizzare nella guerra contro l'Ucraina», ha detto Amirabdollahian senza negare che Mosca e Teheran abbiano una cooperazione sulla Difesa.

I droni iraniani Shahed-136

Al centro i droni kamikaze Shahed-136 di fabbricazione iraniana (definiti kamikaze perché destinati ad esplodere non appena raggiungono l’obiettivo) con i quali la Russia continua ad attaccare obiettivi strategici e civili in Ucraina, a partire dalle infrastrutture energetiche. Come rivela il Daily Mirror, sarebbero circa cinquanta gli specialisti del Corpo delle Guardie rivoluzionarie islamiche inviati in Crimea, in supporto della Russia, per addestrare le forze di Mosca all’uso dei droni Shahed-136.

Nonostante le smentite, l’Iran avrebbe fornito alla Russia una notevole quantità di droni Shahed-136 e, come rivela Reuters, continuerà a fornire a Mosca droni e missili a medio raggio.

La controffensiva ucraina a Kherson

Secondo fonti di Kiev, spiega il Daily Mirror, le forze ucraine hanno recentemente distrutto una base Shahed-136 nell'Ucraina meridionale. La controffensiva ucraina potrebbe raggiungere Kherson già nei prossimi giorni. Riuscire a riprendere il controllo della città sarebbe un passo importante per l’Ucraina. Mykhailo Podolyak, consigliere del presidente ucraino Volodymyr Zelensky, su Twitter, ha affermato che il piano russo è quello di «far saltare la centrale elettrica e la diga di Khakovka, allagare la zona per bloccare l'avanzata ucraina e fermare la ritirata russa, deportare la popolazione in Russia».

Il portavoce del Dipartimento di Stato americano, Ned Price ha commentato l’imposizione della legge marziale nelle regioni ucraine annesse alla Russia sostenendo che «il presidente Putin ha annesso queste regioni affermando che c'erano persone, in queste regioni, che cercavano così disperatamente rifugio dallo stato ucraino da voler unirsi alla Russia. Ora Putin sta dimostrando la menzogna dichiarando la legge marziale».

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Il messaggio di Zelensky ai cittadini delle regioni occupate dalla Russia

Zelensky dopo aver definito «isterica» la decisione del Cremlino di introdurre la legge marziale nelle regioni di Donetsk, Lugansk, Zaporizhzhia e Kherson, ha messo in guardia i cittadini avvertendoli del fatto che «gli occupanti cercheranno di reclutare uomini» per unirsi alle loro truppe e chiedendo loro di «evitarlo il più possibile». Il presidente ucraino, nel corso di un videomessaggio, ha inoltre aggiunto: «Se non potrete evitare di essere reclutati, cercate di deporre le armi alla prima occasione e raggiungete le posizioni ucraine».

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