Altro che poco più di 400mila morti. Secondo uno studio del Center of Global Development di Washington, i morti di Covid-19 in India sarebbero molti di più. Perché i decessi in eccesso stimati (quelli in più rispetto a una condizione di "normalità") sono circa 4,9 milioni. Un'ulteriore prova del fatto che i conti ufficiali non hanno mai rispettato il reale andamento della pandemia in uno dei Paesi più colpiti al mondo. Il rapporto del centro americano, a cui ha collaborato anche l'ex consigliere all'economia indiano Arvind Subramanian, ha incluso i morti per tutte le cause dall'inizio della pandemia fino al giugno di quest'anno.
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I dati tra conteggi ufficiali e numeri reali
Il conteggio ufficiale dell'India indica 414.000 morti, il terzo dato più alto al mondo dopo Stati Uniti e Brasile, ma la realtà sarebbe diversa: «Ciò che è tragicamente chiaro è che troppe persone, in milioni anziché in centinaia di migliaia, potrebbero essere morte», spiega il rapporto, stimando tra 3,4 milioni e 4,9 milioni i morti in eccesso durante la pandemia.
Le stime degli esperti
«Per ogni Paese è importante catturare l'eccesso di mortalità, l'unico modo per preparare il sistema sanitario a shock futuri e prevenire ulteriori decessi», ha scritto Soumya Swaminathan, capo scientifico dell'Oms. Secondo il New York Times, la stima più prudente dei decessi in India è stata di 600.000 e lo scenario peggiore molte volte superiore. Il governo indiano però ha respinto queste cifre.
Il governo del primo ministro Narendra Modi è stato anche criticato per una campagna di vaccinazione disordinata che secondo gli esperti ha contribuito a peggiorare la seconda ondata di infezioni: al momento poco più dell'8% degli indiani adulti idonei ha ricevuto entrambe le dosi di vaccino.
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