Immunità di gregge, la Gran Bretagna offre migliaia di test a domicilio per misurare gli anticorpi

Immunità di gregge, la Gran Bretagna offre migliaia di test a domicilio per misurare gli anticorpi
di Raffaele Alliegro
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Lunedì 23 Agosto 2021, 12:00 - Ultimo aggiornamento: 24 Agosto, 10:00

Il Regno Unito avvia un programma di misurazione degli anticorpi per scoprire quanta protezione naturale riescono ad avere le persone dopo aver contratto il coronavirus. Saranno offerti migliaia di test dalle autorità sanitarie, anche per capire meglio quali possono essere gli effetti della massiccia campagna di vaccinazione contro il Covid valutando la capacità di reazione dei singoli al virus. Tutto questo nel momento in cui gli esperti inglesi cominciano ad abbandonare l'idea che si possa arrivare a una “immunità di gregge” effettiva, visti anche i numeri dei nuovi casi. Giovedì scorso in Gran Bretagna sono stati registrati 36.572 contagi e 113 decessi, il giovedì precedente i nuovi contagi erano stati 33.074 e i morti 94.

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Il piano dei test anticorpi

La notizia del programma sugli anticorpi è stata spiegata nel dettaglio dalla Bbc: prima di tutto bisognerà fare un test Pcr, quindi, in caso di positività, si riceveranno a casa due test per misurare gli anticorpi. «Il primo test dovrebbe essere eseguito il prima possibile dopo il risultato positivo, quando il corpo non ha avuto ancora il tempo di reagire al virus.

Il secondo andrebbe fatto 28 giorni dopo per misurare gli anticorpi generati in risposta all'infezione». L'Agenzia per la sicurezza sanitaria del Regno Unito che gestirà il programma prevede di inviare i test a casa di almeno 8.000 persone.

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Gli obiettivi 

Secondo il direttore dell'Agenzia, Jenny Harries, fa sapere la Bbc, «questo schema aiuterà il Regno Unito a ottenere importanti intuizioni sull'impatto del programma di vaccinazione e sulle risposte immunitarie alle diverse varianti». Il segretario alla salute Sajid Javid ha detto che partecipare al programma sarà facile e veloce e che dopo aver costruito un «massiccio muro di difesa» con la campagna vaccinale, lo studio permetterà di «rafforzare la nostra conoscenza del Covid 19 mentre torniamo cautamente a una vita più normale». Per il Dipartimento della salute la distribuzione dei test permetterà anche di fornire informazioni su eventuali gruppi di persone che non hanno sviluppato una risposta immunitaria dopo aver contratto il coronavirus. «È fondamentale avere la massima comprensione possibile dell'efficacia del vaccino e della risposta immunitaria della popolazione», ha detto il segretario alla salute scozzese Humza Yousaf: «Lo studio dei test sugli anticorpi ci aiuterà a raggiungere questo obiettivo e potrebbe svolgere un ruolo importante nella battaglia per mantenere il virus sotto controllo».

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Immunità di gregge

Gli esperti inglesi ritengono comunque che l'immunità di gregge dal Covid al momento «non è una possibilità», in Gran Bretagna o nel mondo, a causa di varianti del coronavirus come la Delta. Lo ha sottolineato nei giorni scorsi in un'audizione di fronte a una commissione parlamentare il professor Andrew Pollard, direttore del Centro vaccini dell'Università di Oxford, ribadendo come gli antidoti attualmente a disposizione si stiano rivelando efficaci per «rallentare» la pandemia e contenerne gli effetti gravi (morti e ricoveri), ma non possano rappresentare una barriera totale contro le nuove mutazioni. Sulla stessa lunghezza d'onda il professor Paul Hunter, virologo all'università di East Anglia, e la professoressa Devi Sridhar, direttrice del dipartimento di Igiene e Sanità Pubblica nell'ateneo di Edimburgo, secondo i quali i vaccini hanno «inciso» sulla pandemia, ma non hanno ancora «risolto» il problema di una malattia destinata ad assumere per adesso se non altro caratteristiche stagionali. Hunter in particolare ha ricordato che persino nel Regno Unito, dove si è a livelli record di copertura media vaccinale della popolazione adulta in occidente, quasi un terzo degli abitanti non ha ricevuto neppure una dose.

 

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