A 21 anni, appena laureato, Harvey Milk si arruolò nella Marina. Scelse una specializzazione difficile, soccorso subacqueo, e fu assegnato a una nave appoggio per i sottomarini durante la Guerra di Corea. Si fece due anni di guerra prima di diventare tenente istruttore, e avrebbe avuto davanti a sé una brillante carriera militare, se non fosse stato che i suoi superiori sospettavano che fosse gay. In uno dei più tragici e imbarazzanti episodi della Marina americana, Milk fu sottoposto a interrogatori umilianti per due settimane, alla conclusione dei quali fu licenziato, nel 1955.
Sabato scorso la Marina Usa ha chiesto scusa ai discendenti di Milk, e ha dedicato a quella vittima del pregiudizio una nave tutta sua, la USNS Harvey Milk, battezzata a San Diego durante una cerimonia in cui è stato ricordato l'impegno politico e umano del tenente sommozzatore «che si era distinto per il suo coraggio e la sua generosità».
Dopo l'affronto della Marina, Milk divenne un attivista di base e un acceso difensore dei diritti di tutti i discriminati, dai gay ai poveri, dagli immigrati agli anziani. A San Francisco aprì un negozio di fotografia, nel quartiere gay di Castro Street, e si dette alla politica. Dopo due tentativi, al terzo riuscì a farsi eleggere al Consiglio Comunale di San Francisco nel 1977, dove divenne un importante alleato del sindaco George Moscone.
LA SCELTA DI OBAMA
Ma il fatto di essere il primo gay eletto a una carica politica lo espose a una marea di odio, tanto che lui stesso sentì che la sua vita era in pericolo. Pochi giorni prima di essere ucciso insieme al sindaco Moscone da Dan White, un ex poliziotto anti-gay, Milk scrisse che si aspettava che qualcuno gli avrebbe «piantato un proiettile nel cervello». La decisione di nominare una nave in suo onore è stata presa da Barack Obama nel 2016.
Qualcuno allora protestò, perché Milk era diventato un pacifista, ma la Marina ha trovato la soluzione perfetta: la USNS Harvey Milk è infatti una nave di sostegno, disarmata. A battezzarla sabato mattina era presente anche il sindaco di San Diego, il primo sindaco gay della città, Todd Gloria. Il ministro della Marina, Carlos Del Toro ha riconosciuto che è stato «un errore costringere Milk a nascondere quella importante parte della sua identità».
Le Forze Armate americane hanno aperto le porte a gay e lesbiche oramai da vari anni, ma Del Toro ha riconosciuto che «troppo a lungo i marinai hanno dovuto vivere all'ombra o, peggio ancora, sono stati spinti fuori dalla nostra amata Marina». «Questa ingiustizia ha ammesso - fa parte della nostra storia».