LA GIORNATA

Guerra, le notizie di oggi. Mosca: aperti a trattative ma l'Ucraina le vieta per legge. Blackout a Kiev, Kherson senza luce e acqua

Gli aggiornamenti sul conflitto nell'est Europa

Guerra in Ucraina, le notizie di oggi

Ucraina: "Non ci fermeremo fino alle frontiere del 1991"

I russi mandano a morire i loro soldati come nelle trincee della prima guerra mondiale. Lo dice il capo dell'ufficio della presidenza ucraina, Andriy Yermak, sottolineando che le forze di Kiev non si fermeranno fino a quando non raggiungeranno i confini internazionalmente riconosciuti nel 1991, che comprendono la Crimea.

Filorussi: "Conclusa evacuazione organizzata da Kherson"

L'ultima nave con i civili evacuati dalla riva destra del Dnepr, a Kherson, ha effettuato oggi la traversata per attraccare alla riva sinistra. Lo ha detto Kirill Stremousov, vice capo dell'amministrazione civile-militare della regione controllata dai russi. I residenti che sono rimasti potranno andarsene d'ora in poi solo con mezzi propri. Gli evacuati, ha aggiunto Stremousov, verranno trasferiti in Crimea e poi in altre regioni della Russia e sistemati in alloggi temporanei.

Kiev: ricevuti nuovi sistemi di difesa aerea occidentali

Il governo ucraino ha annunciato di aver ricevuto nuovi sistemi di difesa aerea occidentali.

Kiev: a Mosca rimasti 120 missili

Per attaccare le infrastrutture civili dell'Ucraina, la Russia ha utilizzato circa l'80 per cento dei suoi missili. Lo afferma il rappresentante della direzione principale dell'intelligence del ministero della Difesa ucraino Vadim Skibitsky, citato da Ukrainska Pravda, aggiungendo che alla Russia «sono rimasti 120 Iskander». Secondo Skibitsky, l'intelligence militare ucraina è venuta a conoscenza dei piani del Cremlino per acquisire missili balistici Fateh-110 e Zolfaghar dall'Iran e inviarli per via aerea in Crimea e via mare nei porti russi sul Mar Caspio. «Sappiamo che gli accordi sono già stati raggiunti», ha spiegato.

Cremlino: aperti a trattative ma Kiev le vieta per legge

La Russia «resta aperta» a negoziati con l'Ucraina ma «al momento non vede tale possibilità» perché Kiev ha sancito per legge il divieto di qualsiasi trattativa con Mosca. Lo ha detto oggi il portavoce del Cremlino Dmitry Peskov citato dalla Tass.

Bbc: scavate più di 1500 nuove tombe vicino Mariupol

Più di 1.500 nuove tombe sono state scavate dal giugno scorso in un sito di sepoltura di massa vicino alla città meridionale ucraina di Mariupol, nella regione di Donetsk annessa alla Russia: è quanto emerge da un un'analisi di nuove immagini satellitari effettuata per la Bbc.

Il sito, situato a nord-ovest della città, consiste in un grande campo di tombe che - secondo funzionari e testimoni ucraini - contiene migliaia di corpi. Mariupol, città portuale vicina al confine con la Russia, era un importante obiettivo strategico per i russi ed è stata bombardata senza sosta fin dall'inizio dell'invasione. Recenti immagini satellitari della società Maxar, scrive la Bbc, mostrano che tre siti di sepoltura di massa vicino a Mariupol - situati a Staryi Krym, Manhush e Vynohradne - sono in costante espansione dalla primavera. In particolare, il Centro per la Resilienza dell'Informazione ha analizzato le immagini di Staryi Krym per il programma Panorama della Bbc e ha concluso che sono state scavate oltre 1.500 nuove tombe dall'ultima volta che ha analizzato le immagini del sito, lo scorso giugno.
Il Centro stima inoltre che dall'inizio della guerra sono state scavate più di 4.600 tombe, sottolineando che è impossibile sapere quanti corpi siano sepolti nel sito. Secondo i funzionari ucraini almeno 25.000 persone sono state uccise nei combattimenti a Mariupol, di cui 5.000-7.000 sono morte sotto le macerie delle loro case bombardate.

Capo chiesa Ucraina in Vaticano: incontro con Papa Francesco

Il capo della Chiesa greco-cattolica ucraina, Sviatoslav Shevchuk, incontrerà questa mattina papa Francesco in Vaticano. Lo si apprende da una nota della stessa Chiesa. È la prima volta che Shevchuk lascia il Paese dall'inizio della guerra, il 24 febbraio scorso, se si esclude un breve incontro in Polonia per il sinodo. L'arcivescovo maggiore della Chiesa greco-cattolica ucraina, arrivato ieri a Roma, resterà nella Capitale per una settimana per - si legge nella nota - «portare il grido del popolo ucraino al cuore della cristianità, con la speranza di una pace giusta che renda giustizia al popolo ucraino aggredito»

Blackout programmato in 7 regioni ucraine (compresa Kiev)

Blackout sono previsti per oggi in sette regioni dell'Ucraina. Lo ha reso noto la compagnia energetica statale ucraina, spiegando che sarà coinvolta anche la regione di Kiev e la stessa capitale.

Le altre regioni colpite saranno quelle di Chernihiv, Cherkasy, Zhytomyr, Sumy, Kharkiv e Poltava.

Medvedev: operazione speciale dopo minacce di Kiev sul nucleare

La decisione della Russia di organizzare un'operazione militare speciale è stata in gran parte influenzata dalle minacce di Kiev di riprendere il suo programma nucleare, ha scritto oggi il vicesegretario del Consiglio di sicurezza russo Dmitry Medvedev sulla sua pagina VKontakte, come riporta la Tass. Medvedev ha dichiarato che il regime di Kiev «è profondamente in lutto per la decisione presa in base al Memorandum di Budapest del 1994 di ritirare l'arsenale nucleare ereditato dall'Urss situato sul loro territorio». «E inoltre i leader ucraini hanno detto che lo avrebbero usato contro di noi e contro i loro cittadini con grande piacere», ha aggiunto Medvedev. «Cosa che hanno lasciato intendere in modo inequivocabile, minacciando di riprendere il programma nucleare che ha causato in gran parte l'operazione militare speciale», ha scritto.

Contatti Usa-Russia su rischio di escalation in Ucraina

Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, negli ultimi mesi ha avuto conversazioni riservate con il suo omologo russo, Nikolai Patrushev, e con il consigliere del Cremlino per la politica estera, Yuri Ushakov, allo scopo di ridurre il rischio di escalation in Ucraina e di mettere in guardia Mosca sull'uso di armi di distruzione di massa, non solo nucleari.

Lo hanno riferito fonti Usa e alleate al Wall Street Journal. L'obiettivo dei contatti, hanno spiegato le fonti, è stato scongiurare un'estensione del conflitto oltre i confini ucraini e mantenere aperti i canali di comunicazione, non discutere una soluzione diplomatica alla guerra. L'ultima conversazione tra Sullivan e Patrushev comunicata dalla Casa Bianca risale allo scorso marzo. "Si dicono un sacco di cose", è l'unico commento giunto dalla portavoce di Sullivan, Adrienne Watson, mentre il Cremlino non ha risposto alle richieste di chiarimenti.

Isw: Mosca non riuscirà a costringere Kiev a negoziare

Il Cremlino può continuare a condurre «giochi nucleari» per incoraggiare gli Stati Uniti ei loro alleati a fare pressione sull'Ucraina, ma non sarà in grado di costringere Kiev a negoziare: lo scrive nel suo rapporto odierno sull'Ucraina l'Istituto americano per lo studio della guerra (Isw).

Secondo gli esperti dell'Istituto, «l'uso di armi nucleari da parte della Russia in Ucraina rimane improbabile e il Cremlino sta attualmente adottando misure per attenuare la sua retorica nucleare». Gli analisti osservano infatti che le minacce nucleari di Mosca non sono riuscite a minare la volontà politica e pubblica dell'Ucraina di continuare a resistere all'invasione russa. «L'Ucraina ei suoi sostenitori internazionali hanno chiarito che non accetteranno negoziati sotto la minaccia delle armi e non rinunceranno al diritto sovrano dell'Ucraina sui suoi territori», afferma l'Isw. L'istituto sostiene che il Cremlino probabilmente ha chiarito privatamente la sua «politica nucleare» per allentare le relazioni con gli Stati Uniti e i suoi alleati. In particolare, funzionari statunitensi e alleati hanno riferito che il consigliere per la sicurezza nazionale degli Stati Uniti Jake Sullivan è stato in contatto con il consigliere per la politica estera di Putin Yuriy Ushakov e il segretario del Consiglio di sicurezza Mykola Patrushev nel tentativo di ridurre il rischio di utilizzo di armi nucleari.

Kherson al buio e senza acqua

Kherson, la più grande città ucraina occupata dai russi, è senza elettricità e senz'acqua. Lo hanno riferito le autorità filo russe che controllano la città. In particolare su Telegram Yuriy Sobolevskyi, vice capo del consiglio regionale di Kherson, ha affermato che le forniture di elettricità e acqua sono state interrotte a causa di un «attacco terroristico» che ha danneggiato tre linee elettriche sull'autostrada Berislav-Kakhovka in una parte occupata della regione. Sobolevskyi ha spiegato che circa 10 insediamenti nella regione sono stati colpiti, oltre alla città principale.

Guerra in Ucraina, le ultime notizie in diretta. Il consigliere per la sicurezza nazionale della Casa Bianca, Jake Sullivan, negli ultimi mesi ha avuto conversazioni riservate con il suo omologo russo, Nikolai Patrushev, e con il consigliere del Cremlino per la politica estera, Yuri Ushakov. Obiettivo: ridurre il rischio di escalation in Ucraina e di mettere in guardia Mosca sull'uso di armi di distruzione di massa, non solo nucleari.

Intanto è allarme a Kiev per i danni alle infrastrutture causati dalle bombe russe.

Il sindaco Vitaliy Klitschko non esclude la possibilità di un blackout totale a causa della mancanza di elettricità, riscaldamento, acqua, comunicazioni e invita i residenti a fare scorte di cibo o trasferirsi temporaneamente fuori città. Al momento si esclude comunque un'evacuazione di massa. 

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