Guerra in Ucraina, diretta. Dagli Usa armi a Kiev per altri 550 milioni, ad oggi morti più di 41mila soldati russi

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Guerra in Ucraina, diretta. Dagli Usa altri 550 milioni di armi a Kiev, ad oggi morti più di 41mila soldati russi
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Martedì 2 Agosto 2022, 10:58 - Ultimo aggiornamento: 13:49

La guerra in Ucraina prosegue: la Russia continua nelle sue strategie ma secondo l'intelligence britannica ci sarebbero delle battute d'arresto. Ad oggi sono circa 41.170 i soldati russi morti.

Guerra in Ucraina, la diretta

 

Ore 13.29 - La Corte suprema di Mosca ha designato il battaglione Azov come organizzazione terroristica, proibendo di conseguenza ogni attività sul territorio di russo. «Riconosciamo l'associazione paramilitare nazionalista Azov come organizzazione terroristica e ne vietiamo le attività in Russia», ha dichiarato il tribunale in un comunicato, sottolineando che la decisione entra in vigore «immediatamente». La decisione, emessa su richiesta della Procura generale, prevede anche pene più severe per i membri del Battaglione Azov. L'udienza del tribunale si è svolta in gran parte a porte chiuse perché i materiali presentati sono classificati come segreti. Il tribunale ritiene che l'ideologia del battaglione includa elementi di «razzismo biologico estremo», piani di segregazione razziale nella sfera giuridica, rifiuto della democrazia, della morale e del diritto internazionale. La Corte ha inoltre accusato i suoi membri di attaccare i rappresentanti delle minoranze etniche e gli oppositori politici, di intimidire la comunità russofona in Ucraina, di effettuare rapimenti e di ricorrere alla tortura, soprattutto nella regione del Donbass, nell'est del Paese.

Ore 11.05 - La nave Razoni, partita ieri da Odessa con un carico di cereali ucraini, arriverà a Istanbul attorno a mezzanotte (le 23 in Italia).

Lo rende noto il ministero della Difesa turco con un comunicato secondo cui l'imbarcazione sarà successivamente ispezionata da delegati di Turchia, Ucraina, Russia e Nazioni Unite. In seguito all'ispezione, se non saranno riscontrati problemi, la nave continuerà il suo viaggio, la cui destinazione finale è Tripoli in Libano. L'arrivo della nave in Turchia era previsto per il primo pomeriggio di oggi ma è stato ritardato «a causa delle cattive condizioni meteorologiche», si legge nel comunicato secondo cui è ancora in corso la preparazione per la partenza di altre navi cariche di cereali dai tre porti ucraini autorizzati: Odessa, Chornomorsk e Yuhzny. La 'Razonì, battente bandiera della Sierra Leone, è la prima imbarcazione che lascia un porto ucraino con un carico di grano dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina il 24 febbraio scorso. L'accordo che ha sbloccato l'esportazione di grano ucraino è stato raggiunto a Istanbul il 22 luglio tra Ankara, Kiev, Mosca e l'Onu. Il Segretario generale delle Nazioni Unite Antonio Guterres e il presidente turco Recep Tayyip Erdogan hanno partecipato alla cerimonia in cui è stata siglata l'intesa. 

Ore 10.49 - Tre civili sono morti e altri tre sono rimasti feriti ieri in seguito ad un attacco delle forze russe nella regione di Donetsk, nell' Ucraina orientale: lo ha reso noto su Telegram il capo dell'amministrazione militare regionale, Pavlo Kyrylenko. «Il primo agosto i russi hanno ucciso tre civili nella regione di Donetsk: due a Maryinka e uno a Soledar. Altre tre persone sono rimaste ferite», si legge nel messaggio. L' Ucraina non farà mai concessioni in termini di indipendenza e integrità territoriale: lo ha detto il capo dell'ufficio della presidenza di Kiev, Andriy Yermak, in un'intervista all'emittente pubblica giapponese Nhk. «In questa guerra non faremo mai concessioni in termini di indipendenza, integrità territoriale e sovranità», ha detto Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform. Yermak ha sottolineato che i prossimi mesi saranno cruciali per le truppe ucraine sul campo di battaglia, osservando che un conflitto prolungato potrebbe favorire le forze russe.

Ore 9.12 - L'Ucraina non farà mai concessioni in termini di indipendenza e integrità territoriale: lo ha detto il capo dell'ufficio della presidenza di Kiev, Andriy Yermak, in un'intervista all'emittente pubblica giapponese Nhk. «In questa guerra non faremo mai concessioni in termini di indipendenza, integrità territoriale e sovranità», ha detto Yermak, secondo quanto riporta Ukrinform. Yermak ha sottolineato che i prossimi mesi saranno cruciali per le truppe ucraine sul campo di battaglia, osservando che un conflitto prolungato potrebbe favorire le forze russe. Se i combattimenti si protrarranno fino all'inverno, ha spiegato, sarà più difficile per l' Ucraina riconquistare i propri territori.

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Ore 7.56 - L'attacco al quartier generale della flotta russa del Mar Nero a Sebastopoli, durante la Giornata della Marina (il 31 luglio), rappresenta l'ultima «battuta d'arresto» per il comando della flotta nella guerra contro l' Ucraina: lo scrive l'intelligence britannica nel suo aggiornamento quotidiano sulla situazione nel Paese. Il rapporto, pubblicato dal ministero della Difesa su Twitter, ricorda inoltre la perdita della nave ammiraglia della flotta, l'incrociatore Moskva, colpita dalle forze ucraine ad aprile.

Ore 7.10 - Circa 41.170 soldati russi sono stati uccisi in Ucraina dall'inizio dell'invasione, secondo l'esercito di Kiev. Nel suo aggiornamento sulle perdite subite finora da Mosca, l'esercito ucraino indica che si registrano anche 223 caccia, 191 elicotteri e 793 droni abbattuti. Lo riporta Ukrinform. Inoltre le forze di Kiev affermano di aver distrutto 1,768 carri armati russi, 936 sistemi di artiglieria, 4.014 veicoli blindati per il trasporto delle truppe, 15 navi e 174 missili da crociera.

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Ore 6.45 - Gli Stati Uniti annunciano un nuovo pacchetto di aiuti militari per l'Ucraina per un totale di 550 milioni di dollari. Tra le nuove armi inviate a Kiev 75mia caricatori di munizioni e nuove munizioni per gli Himars, il lanciarazzi mobile diventati una componente essenziale della controffensiva ucraina. Il nuovo pacchetto porta il totale degli aiuti militari destinati all'Ucraina dall'inizio dell'amministrazione Biden a 8,8 miliardi di dollari, ricorda oggi il Pentagono.

 

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