IN AGGIORNAMENTO

Guerra in Ucraina, Mosca: stop passaporti a chi è richiamato alla leva. La Cina a Putin: rispettare sovranità nazionale

In Georgia, lì dove negli ultimi giorni si sono formate lunghissime code di chi voleva uscire dal Paese, la Russia potrebbe presto creare un centro di reclutamento

Guerra in Ucraina, ai referendum vincono i sì. Borrell: «Dati falsificati». E Zaporizhzhia chiede l’annessione

Zelensky a Truss: «Gb sia leader nella reazione a referendum farsa»

L'Ucraina si aspetta dal Regno Unito che dimostri la stessa leadership avuta nel sostenere il governo Kiev anche davanti ai «referendum farsa» indetti dalla Russia nelle aree sotto il suo controllo. Lo ha dichiarato il presidente ucraino, Volodymyr, che oggi ha avuto un colloquio telefonico con la premier britannica, Liz Truss. In risposta ai referendum, ha chiarito Zelensky su Twitter, «devono essere rafforzati la difesa e gli aiuti finanziari all'Ucraina».

Mosca: 10 feriti in raid ucraino a Belgorod

Un nuovo raid ucraino ha colpito la regione frontaliera russa di Belgorod, provocando il ferimento di oltre 10 persone. Lo ha reso noto il governatore locale, citato dalla Tass

Erdogan sente Zelensky: accordo su grano modello per Zaporizhzhia

Nuovo colloquio telefonico tra il presidente turco, Recep Tayyip Erdogan, ed il suo omologo ucraino, Volodymyr Zelensky. Secondo quanto riferito dalla presidenza turca, citata dall'agenzia Anadolu, i due leader hanno discusso degli ultimi sviluppi del conflitto, con Erdogan che ha espresso soddisfazione per l'avvenuto scambio di prigionieri tra Mosca e Kiev. Erdogan e Zelensky hanno discusso poi delle esportazioni di cereali ucraini attraverso il Mar Nero, «un esempio di accordo che può fungere da base per la centrale nucleare di Zaporizhzhia», secondo il presidente turco, che si è detto pronto a mediare per stabilire una zona cuscinetto smilitarizzata intorno all'impianto. Sottolineando infine che lo svolgimento dei referendum indetti in alcune parti dell'Ucraina sotto il controllo russo complica gli sforzi per rilanciare il processo diplomatico, Erdogan ha ribadito la sua disponibilità a dare «qualsiasi contributo necessario» alla risoluzione della guerra attraverso negoziati pacifici.

Usa: gli americani lascino immediatamente la Russia

I cittadini americani sono invitati a «lasciare la Russia immediatamente», usando «le limitate opzioni» di trasporto commerciale ancora disponibili. Lo si legge nel sito dell'ambasciata Usa a Mosca, citata dalla Tass.

Kiev: da inizio guerra uccisi 58mila soldati

Le forze armate di Kiev - citate dal Kyiv Independent - affermano di aver ucciso dall'inizio dell'invasione russa 58.150 militari russi, 400 dei quali solo nelle ultime 24 ore. Inoltre, il bollettino quotidiano menziona in totale la distruzione di 2.312 carri armati russi, 4.889 mezzi blindati, 1.381 pezzi d'artiglieria, 331 batterie lanciarazzi multiple, 175 batterie di razzi antiaerei, 262 aerei, 224 elicotteri, 989 droni, 15 imbarcazioni, 131 mezzi speciali, 3.742 fra camion, autocisterne, jeep e altri veicoli militari e 242 missili da crociera.

Cremlino: stupido incolpare la Russia per Nord Stream

«È stupido e assurdo» incolpare la Russia per le fughe di gas da Nord Stream. Lo afferma il Cremlino dopo le accuse alla Russia di aver sabotato il gasdotto.

Cina: referendum? Rispettare sovranità territoriale

La posizione della Cina «sulla questione dell'Ucraina è stata sempre chiara: abbiamo sempre sostenuto che l'integrità sovrana e territoriale di tutti i Paesi dovrebbe essere rispettata», così come «gli scopi e i principi della Carta dell'Onu». Così il portavoce del ministro degli Esteri Wang Wenbin sul via libera all'adesione alla Federazione russa emersa dai referendum tenuti nelle regioni dell'Ucraina occupate dalle truppe di Mosca, aggiungendo che anche «le legittime preoccupazioni sulla sicurezza di tutti i Paesi dovrebbero essere prese sul serio e dovrebbero essere sostenuti gli sforzi per una soluzione pacifica della crisi».

Filorussi: dopo il referendum una nuova fase della battaglia

«Ora passiamo a una nuova fase di combattimenti come parte della Federazione Russa»: lo ha dichiarato il capo della sedicente repubblica di Donetsk, Denis Pushilin, secondo quanto riporta Tass, dopo aver ricevuto il protocollo d'esito del voto sul referendum e prima di partire per Mosca.

Usa preparano nuovo invio di armi da 1 miliardo

Gli Stati Uniti stanno preparando un nuovo pacchetto di armi da 1,1 miliardi di dollari per l'Ucraina in previsione dell'annuncio da parte della Russia dell'annessione di territori ucraini. Nel nuovo invito ci saranno i sistemi anti-missile Himars già inviati alle forze di Kiev in passato, munizioni, vari tipi di sistemi anti droni radar, precisano le fonti.

L'amministrazione sta anche preparando nuove sanzioni contro Mosca in risposta ai referendum.

Il centro di reclutamento al confine con la Norvegia

La Russia sta per aprire un centro di reclutamento al confine con la Georgia, per intercettare uomini abili all'arruolamento nell'esercito per combattere in Ucraina fra le decine di migliaia di persone in coda che cercano di uscire dalla Federazione russa proprio per sfuggire a questa prospettiva. Lo scrive la Bbc sul suo sito, citando fonti delle autorità locali. «Gli agenti al valico di frontiera di Verkhniy Lars saranno incaricati di convocare 'cittadini in età di arruolamentò, dicono le autorità», scrive Bbc, che aggiunge che le immagini satellitari mostrano code lunghe chilometri di auto alla frontiera caucasica.

 

Ministro polacco: armi nucleari? Risposta Nato sia devastante

La risposta della Nato a qualsiasi uso di armi nucleari in Ucraina dovrebbe essere non nucleare ma «devastante». Ad affermarlo è stato il ministro degli Esteri polacco, Zbigniew Rau, in visita negli Stati Uniti. La débacle militare russa in Ucraina, dove le forze di Mosca vengono respinte nell'est del paese, ha accresciuto il timore che un disperato Vladimir Putin possa ricorrere all'uso di un'arma nucleare, forse una testata tattica a basso rendimento, nel tentativo di spingere l'Ucraina a fermare la resistenza alla sua invasione, sottolinea il Guardian, che cita poi l'intervento di Rau al programma di NBC News Meet the Press. «Per quanto ne sappiamo, Putin sta minacciando di usare armi nucleari tattiche sul suolo ucraino, non di attaccare la Nato, il che significa che la Nato dovrebbe rispondere in modo convenzionale». «Ma la risposta - ha aggiunto - dovrebbe essere devastante. E suppongo che questo sia il chiaro messaggio che la Nato sta inviando alla Russia in questo momento».

Ucraina tenta di avanzare a est

La Russia sta assicurando una difesa più sostanziale rispetto al passato in Ucraina, probabilmente perché l'avanzata delle forze di Kiev ora minaccia parti dell'oblast di Luhansk, una delle zone dove si è votato per l'adesione alla Russia. Questa la ricostruzione della situazione sul terreno fatta nell'ultimo rapporto dell'intelligence britannica divulgato dal ministero della Difesa di Londra. «L'Ucraina - si legge - ha intensificato le sue operazioni offensive nel nord-est del Paese negli ultimi giorni. Le unità avanzano lentamente su almeno due assi a est dalla linea dei fiumi Oskil e Siverskyy Donets, dove le forze si erano assestate dopo la loro precedente avanzata all'inizio del mese. La Russia sta montando una difesa più sostanziale rispetto al passato, probabilmente perché l'avanzata ucraina ora minaccia parti dell'oblast di Luhansk, in chiusura del voto del referendum sull'adesione alla Federazione Russa». «Pesanti combattimenti - si legge ancora - continuano anche nella regione di Kherson, dove le forze russe sulla riva destra del Dnipro rimangono vulnerabili. La Russia continua i suoi tentativi di avanzare vicino a Bakhmut nel Donbas pur dovendo affrontare forti pressioni sui fianchi settentrionale e meridionale. Ciò è probabilmente dovuto alla pressione politica: la Russia sta utilizzando forze che potrebbero altrimenti consolidare gli altri fianchi».

In Ucraina sono i giorni del referendum sull'annessione alla Federazione russa di Zaporizhzhia, Kherson, Lugansk e Donetsk. Referendum che hanno dato un risultato sui quali in occidente nessuno aveva alcun dubbio. Un "sì" dal 98% dei votanti sui quali però Borrell si è già espresso: «Dati falsificati». Intanto continua la fuga dei russi che cercano di sfuggire alla mobilitazione imposta da Putin. In Georgia, lì dove negli ultimi giorni si sono formate lunghissime code di chi voleva uscire dal Paese, la Russia potrebbe presto creare un centro di reclutamento. 

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