Guerra, la paura anche in Russia: a San Pietroburgo si cercano i rifugi anti-aerei in caso di attacco (e a scuola consegnati manuali d'addestramento)

A Mosca il timore per il conflitto aumenta, così come le preoccupazioni per la situazione economica

A San Pietroburgo si cercano i rifugi anti-aerei in caso di guerra in Russia e a scuola arriva il manuale di guerra: come stanno vivendo il conflitto i russi
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Martedì 1 Marzo 2022, 17:31 - Ultimo aggiornamento: 19:22

È possibile che la guerra si sposti anche in Russia? Al momento la speranza è che non accada, perché in caso contrario vorrebbe dire che il conflitto ha assunto dimensioni ancora più grandi. Ma nelle città russe hanno già cominciato a prepararsi all'eventualità dei bombardamenti. Come avevano fatto gli ucraini prima di loro. Solo una precauzione, ma le preoccupazioni tra i cittadini russi aumentano di ora in ora, al pari dell'emergenza economica che dovranno affrontare a causa delle sanzioni. 

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I rifugi antiaerei a San Pietroburgo

A San Pietroburgo i cittadini si stanno preoccupando di cercare i rifugi anti-aerei, presenti in città dai tempi della guerra fredda.

Già da gennaio, quando l'invasione era solo un'ipotesi a cui credevano in pochi, sui social giravano delle mappe che indicavano i punti della città dove cercare riparo, in caso di bombardamenti. Nell'ultima settimana questo argomento è tornato d'attualità sui gruppi Facebook e Whatsapp, anche se per l'amministrazione comunale si tratta di propaganda falsa e terroristica. I cittadini, in ogni caso, ora vogliano sapere dove poter scappare in caso d'emergenza.

L'argomento guerra è arrivato anche nelle scuole, e molti insegnanti - fanno sapere i media locali - faticano a spiegare i motivi dell'invasione russa. Negli istituti sono stati distribuiti i manuali d'addestramento, in caso che la situazione cambiasse. Era successo lo stesso in Ucraina a gennaio, quando la crisi aumentava. Dopo l'emergenza dovuta ad Omicron la situazione è finalmente migliorata in Russia, ma il timore è che possa di nuovo tutto precipitare c'è.

 

Licenziati al lavoro perché contro la guerra

In Russia si fa sempre fatica ad andare contro le scelte del Cremlino, ma l'invasione in Ucraina ha dato la forza a migliaia di persone di alzare la voce. In piazza le manifestazioni contro la guerra sono state represse con gli arresti (più di 2.000 in tutta la Russia). E molte persone sono state licenziate dai posti di lavoro, perché contrarie all'attacco. Le sanzioni che l'Occidente sta infliggendo presto si ripercuoteranno anche sui cittadini e a quel punto il malcontento potrebbe aumentare. 

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