Guerra Ucraina, Lula decide stop alle munizioni per i carri armati per non irritare Mosca

Il Brasile vuole mantenere una posizione di neutralità per motivi economici

Guerra Ucraina, Lula decide stop alle munizioni per i carri armati per non provocare Mosca
3 Minuti di Lettura
Sabato 28 Gennaio 2023, 17:26 - Ultimo aggiornamento: 18:26

Il Brasile non invierà munizioni per i carri armati destinati all'Ucraina. Lo ha deciso il presidente Luiz Inacio Lula da Silva che ha posto il veto alla fornitura di munizioni per i carri armati dal Brasile all'Ucraina. Lula, secondo quanto riporta l'online della Folha di SP, preferisce mantenere una posizione neutralità ed evitare di provocare Mosca. Il capo di stato ha negato inoltre di aver ricevuto una richiesta del governo tedesco in tal senso. Intanto oggi il cancelliere Scholz arriva in Argentina per la sua prima tappa di un viaggio che nei prossimi giorni lo porterà anche in Brasile e in Cile. L'incontro tra il cancelliere tedesco e il leader brasiliano è previsto per lunedì 30 gennaio.

L'effetto Trump/La nuova destra dopo il tramonto del sovranismo

Lo stop di Lula - emerso nelle ultime ore - risale al 20 gennaio, durante l'incontro con i capi delle Forze armate e il ministro della Difesa, José Múcio, alla vigilia della destituzione del comandante dell'Esercito, Júlio Cesar de Arruda. In quell'occasione - spiega Folha - il generale aveva proposto una discussione sull'invio delle munizioni all'Ucraina, spiegando che lo sforzo del cancelliere tedesco Olaf Scholz, per mettere insieme un pacchetto di aiuti nel settore dei blindati pesanti, per Kiev era più ampio di quanto fosse stato reso pubblico.

Dopo settimane di pressioni da parte degli Stati Uniti e degli alleati occidentali, Scholz oltre ad aver deciso di inviare un contingente di carri armati Leopard-2, si era attivato per la riesportazione di armi, chiedendo a chiunque volesse, di donarle all'Ucraina. Secondo militari e politici a conoscenza dell'episodio, nel corso della discussione Arruda aveva indicato che il Brasile avrebbe potuto rispondere all'invito di Berlino e intascare intorno a 25 milioni di reais (circa 4,5 milioni di euro) per un lotto di munizioni che aveva già in stock per i suoi carri armati Leopard-1, (modello che ha preceduto il carro armato inviato a Zelensky). Ma Lula - stando all'online del quotidiano brasiliano - ha risposto di no, sostenendo di non voler provocare i russi. Il Brasile, pur avendo espresso la sua condanna all'Onu per l'invasione russa in Ucraina, mantiene comunque una posizione di neutralità per motivi economici.

La posizione neutrale 

Già quando era un candidato alle presidenziali, Lula aveva messo Putin e Zelensky sullo stesso piano. Aveva dichiarato che il presidente della Russia e quello dell'Ucraina avevano la stessa responsabilità per la guerra in Ucraina. 

Lula disse anche che Zelenskiy avrebbe dovuto cedere all'opposizione russa contro l'ingresso dell'Ucraina nella Nato e negoziare con Putin per evitare un conflitto.

Poi: Biden e i leader dell'Unione Europea non hanno fatto abbastanza per negoziare con la Russia nel periodo precedente all'invasione dell'Ucraina a febbraio. «Gli Stati Uniti hanno un grande peso politico. E Biden avrebbe potuto evitare la guerra, non incitarla», aggiunse.

Brasile e Argentina verso la moneta unica, si chiamerà Sur. I motivi della decisione

© RIPRODUZIONE RISERVATA