Bakhmut resiste, la battaglia più lunga del conflitto ucraino continua a esigere il prezzo di sangue forse più alto della guerra, non solo tra i difensori ucraini barricati tra le macerie ma anche, soprattutto, tra i russi. I soldati di Mosca «stanno radendo al suolo» la città, «è una rovina totale, stanno uccidendo chiunque riescono a trovare», ha denunciato il capo dell'amministrazione militare ucraina della regione di Donetsk Pavlo Kyrylenko assicurando che i crimini di guerra «vengono documentati, saranno ritenuti responsabili di tutto».
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— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) February 1, 2023
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Bakhmut, l'importanza della città
La città, che i russi chiamano Artyomovsk, non è particolarmente strategica. Gli Stati Uniti hanno già sottolineato che una sua eventuale caduta non avrebbe un impatto significativo sulla guerra «e certamente non fermerà gli ucraini né li rallenterà nel tentativo di riconquistare il proprio territorio». Eppure si è trasformata in un'altra furiosa battaglia simbolo, per Kiev bastione di resistenza, per Mosca ostinata fortezza che non cede. «È circondata su tre lati, si combatte per il controllo dell'autostrada e per tagliare l'unica via di rifornimento ucraino alla città», ha rivelato un consigliere militare filorusso dell'autoproclamata repubblica di Donetsk, dopo che il leader Denis Pushilin aveva parlato di una caduta imminente. «Quando verrà conquistata ve lo faremo sapere, al momento non è ancora accerchiata», ha smorzato gli animi Yevgeny Prigozhin, capo della Wagner protagonista della conquista della vicina Soledar e ora in prima fila anche nella battaglia di Bakhmut.
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Le perdite Wagner
Secondo alcune stime, quelli della Wagner avrebbero perso 4mila unità, i feriti sarebbero oltre 10mila.
«È l'inferno in terra, non posso trovare le parole per descriverlo», è l'immagine rimandata da un soldato ucraino sul campo di battaglia. È in trincea da sei mesi, da quando in agosto è iniziata l'offensiva russa per la conquista della città. Ovunque rovine. I pochi migliaia di abitanti sono costretti a vivere al buio, negli scantinati dove il tempo è scandito dalle esplosioni e dal rumore dell'artiglieria, colonna sonora di questo scontro senza tregua. Due i civili rimasti uccisi nei bombardamenti nelle ultime 24 ore. Kiev non fornisce dati sulle vittime, ma si stima si contino in diverse decine i feriti ucraini che ogni giorno vengono trasportati nelle retrovie. In prima linea dovrebbero arrivare anche gli elementi del battaglione Azov. Bakhmut è «invincibile» e «non cadrà mai», è la promessa degli ucraini alla loro gente.
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