Distrutti decine di aerei ed elicotteri, centinaia di carri armati e pezzi di artiglieria. In Ucraina entrambi gli eserciti stanno subendo notevoli perdite in termini di mezzi militari. Perdite che crescono di ora in ora, mentre il comando ucraino parla di aerei di Mosca abbattuti dal "fuoco amico" e di una «bassa condizione morale e psicologica» di molti militari russi, «la maggior parte dei quali sono giovani», riportando casi di resa e rifiuto di andare in combattimento.
Guerra in #Ucraina: dai tank distrutti al "fuoco amico", le perdite dell'esercito russo https://t.co/cTaNocxLUW
— Il Messaggero (@ilmessaggeroit) March 5, 2022
Ucraina, i russi sparano ai russi
Sarebbero oltre 10mila i soldati russi che sono morti dall'inizio dell'invasione dell'Ucraina.
E Mosca replica con le sue cifre: dall'inizio dell'offensiva le forze russe avrebbero ucciso oltre 2.870 soldati ucraini e ne avrebbero feriti circa 3.700, ha affermato mercoledì scorso il ministero della Difesa russo. Altri 572 militari di Kiev sono stati fatti prigionieri, aggiunge la Russia, secondo cui sono inoltre state distrutte 1.533 infrastrutture militari ucraine, con 47 aerei abbattuti a terra e 13 in volo e 484 tank colpiti.
Reports of a significant armor engagement in a suburb of Kyiv, …between Russian forces. Friendly fire restulted in the loss of 9 tanks and 4 infantry fighting vehicles. pic.twitter.com/lS0ysDVagk
— Alexander S. Vindman (@AVindman) March 4, 2022
Sul fronte aereo, inoltre, sono stati segnalati casi di “fuoco amico” nell'esercito russo, che avrebbe abbattuto almeno un proprio jet sul Mar Nero. Lo ha riferito Itv news, riportando un comunicato delle forze armate ucraine: «Nella zona del Mar Nero, una nave della flotta russa ha distrutto con il “fuoco amico” un proprio aereo militare». Sempre Itv news ha ricordato che i militari ucraini hanno catturato diversi carri armati russi nell'area di Chernhiv, dove gli abitanti hanno prosciugato il carburante nelle stazioni di servizio per ostacolare il rifornimento dei tank.
Quale fosse l'entità dello spiegamento di forze russe nell'invasione dell'Ucraina lo si è visto con il convoglio di 64 chilometri formato dai mezzi militari diretti verso Kiev. Sulla base delle immagini satellitari, l'agenzia di stampa ucraina Unian ha descritto nei giorni scorsi una interminabile fila di centinaia di tank, artiglieria, mezzi corazzati, veicoli logistici che si estendeva dall'aeroporto di Hostomel, a nord-ovest di Kiev, al villaggio di Prybirsk, che si trova tra Kiev e Chernobyl. Mezzi di cui è facile ricostruire la provenienza, ha osservato la Cnn, ricordando che per settimane, prima dell'invasione, la Russia ha accumulato forze in Bielorussia: centinaia di veicoli militari, aerei ed elicotteri sono stati spostati nel Paese per partecipare alle esercitazioni congiunte. E al termine delle manovre le forze russe non sono tornate a casa. Nei giorni scorsi, però, anche altre immagini hanno fatto il giro del web: il carro armato russo portato via dal trattore di un contadino ucraino, i mezzi corazzati fermi per mancanza di benzina, le decine di tank di Mosca, distrutti oppure senza carburante, abbandonati lungo le strade. Immagini che si traducono nelle cifre fornite dalle forze armate ucraine: 269 carri armati e 945 veicoli corazzati perduti dai russi.